A Modena, Castelfranco, Castelnuovo e Pavullo. Scattato il protocollo Ausl che ha portato all’individuazione, all’isolamento e allo smaltimento dei prodotti. Gli stabilimenti avrebbero utilizzato merce derivante dalla macellazione di suini provenienti da una azienda agricola con un caso di infezione, segnalato dalla Regione Emilia-Romagna nell’agosto scorso. Nessun rischio per la salute umana
Dall’estate dello scorso anno, le regioni ed i dipartimenti della salute pubblica, tra cui quellp dell’Ausl di Modena, hanno rafforzato ulteriormente le misure di prevenzione alla luce dei casi di peste suina africana riscontrati soprattutto in animali selvatici nelle regioni del nord Italia. Misure che hanno visto anche l’Ausl di Modena impegnata in specifiche campagne di prevenzione e informazione.
Un sistema di prevenzione che è scattato in Emilia-Romagna e a Modena l’estate scorsa quanto la Regione, il 25 agosto, ha comunicato un caso di peste suina africana in una azienda agricola in provincia di Pavia che allevava animali poi destinati alla macellazione in uno stabilimento della provincia di Mantova.
Dal quale, ricostruendo la filiera, si erano riforniti quattro salumifici della provincia di Modena. Uno nel capoluogo, uno a Castelnuovo Rangone, uno a Pavullo nel Frignano e uno a Castelfranco Emilia.
Da qui, gli organismi di controllo dell’Ausl hanno accertato, nel settempre successivo, la presenza e le quantità di prodotti derivanti da quella filiera e da quella realtà produttiva dove era stato riscontrato il caso. Tutti i prodotti sono stati ‘isolati’ dalle stesse ditta in quanto accertata l’impossibilità tecnica lavorarli secondo le normative ed i regolamenti europei vigenti. Agli accertamenti è seguita, in tutti i salumifici, l’attività per la disinfezione di locali, mezzi e attrezzature che sono venuti in contatto con i prodotti.
Del 26 ottobre scorso l’ulteriore atto dell’Ausl di Modena riguardanti tutti e 4 i salumifici di Modena con il quale si accerta che tutti i prodotti a base di carne suina ottenuti con carni di suini macellati dallo stabilimento della provincia di Mantova e provenienti dall’azienda agricola della provincia di Pavia dove era stato riscontrato il caso, sono stati individuati, si dispone la verifica dello smaltimento dei prodotti stessi sulla base dei regolamenti Europei, si riconosce un indennizzo ai salumifici coinvolti, e si prende atto dell’avvenuta disinfezione tutti i locali, mezzi e attrezzature che sono venuti in contatto con i prodotti potenzialmente a rischio.
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