Ultimo aggiornamento Rete di sorveglianza epidemiologica della Regione Veneto 3/11/2020
GERMANIA
La notifica del primo focolaio è datata 10 settembre 2020 nel distretto di Spree-Neisse (stato federale di Brandeburgo). Ad inizio novembre i cinghiali trovati positivi in Germania sono oltre 100. Ad oggi sono presenti 2 core areas, la prima di 150 km2 e la seconda di 45 km2. Entrambe le zone di infezione sono a confine con la Polonia. L’area di infezione ad oggi coinvolge 5 distretti per una superficie totale di 2183 km2 e una zona tampone di 1658 km2. In ogni zona è stato fatto un censimento degli allevamenti di suini presenti e sono stati alzati i livelli di biosicurezza. In data 2 novembre è stato segnalato il ritrovamento di una carcassa al di fuori della buffer zone, nello stato federale di Sassonia. Gli esami di laboratorio hanno confermato la positività per PSA.
Per maggiori informazioni si rimanda al riassunto semestrale sulla situazione epidemiologica del paese nel sito della Commissione Europea: PSA-Germania.
LETTONIA
Dal 5 luglio 2019 non erano più stati comunicati focolai sui domestici. A luglio 2020 sono stati confermati 3 focolai in 3 allevamenti di suini a ovest del paese.
La sorveglianza passiva sui selvatici ha permesso di testare 128 carcasse di cinghiale, mentre gli animali cacciati e testati nei confronti del virus sono stati 11865. Nel 2020 i cinghiali positivi alla PCR sono stati 271 e sono stati ritrovati, per la maggior parte, a ovest del Paese. Per maggiori informazioni si rimanda al riassunto semestrale sulla situazione epidemiologica del paese nel sito della Commissione Europea: PSA-Lettonia.
LITUANIA
I focolai sui domestici sono assenti dal 10 agosto di quest’anno. Nei selvatici quest’anno sono stati ritrovati 208 cinghiali positivi. Tutto il paese rientra nella parte II dell’allegato della Decisione 2014/709 e s.m.i. tranne alcune aree più critiche e la zona che si affaccia sul mar Baltico, che è dichiara ancora free ASF. Per maggiori informazioni si rimanda al riassunto semestrale sulla situazione epidemiologica del paese nel sito della Commissione Europea: PSA-Lituania.
POLONIA
Nei primi dieci mesi dell’anno i focolai di PSA sui domestici sono stati in totale 100 mentre i casi segnalati sui cinghiali sono stati 3374. L’epidemia è diffusa soprattutto ad est del Paese e in una regione del sud-ovest. Rispetto gli anni precedenti il numero di animali testati è in costante aumento. Negli ultimi mesi è diventata importante la collaborazione con la Germania in merito alla gestione dei focolai a confine. Per maggiori informazioni si rimanda al riassunto semestrale sulla situazione epidemiologica del paese nel sito della Commissione Europea: PSA-Polonia.
ROMANIA
La Peste Suina Africana in Romania è diffusa su tutto il territorio nazionale. Il maggior numero di focolai è stato registrato a sud del Paese e verso il confine con Moldavia e Ungheria. Il numero di focolai attivi negli allevamenti di domestici sono 435. Per quanto riguarda i focolai sui selvatici, i cinghiali positivi sono stati 1600 su un totale di oltre 12000 campioni analizzati. Per maggiori informazioni si rimanda al riassunto semestrale sulla situazione epidemiologica del Paese nel sito della Commissione Europea: PSA-Romania.
SLOVACCHIA
Dal 19 agosto 2019 non erano più stati comunicati focolai in allevamenti di maiali. Da luglio a settembre 2020 sono stati notificati 17 focolai in allevamenti non commerciali di suini domestici. La zona del paese dove si sono riscontrate le positività è l’area sud-est del paese a confine con l’Ungheria.
Da gennaio ad ottobre 2020 i cinghiali positivi alla RT-PCR sono stati 305 su un totale di 23791 campioni analizzati. La zona maggiormente investigata ed epidemiologicamente più importante è l’area meridionale del paese.
Per maggiori informazioni si rimanda al riassunto sulla situazione epidemiologica del paese nel sito della Commissione Europea: PSA-Slovacchia.