Il massimo rappresentante della Salute e Sicurezza alimentare della Commissione europea, Vytenis Andriukaitis, medico di nazionalità lituana, sarà in Sardegna dal 12 al 13 novembre, accompagnato dal direttore generale del Ministero della Salute, Silvio Borrello. Una visita in programma da mesi e che servirà a fare il punto sull’eradicazione della Peste suina africana (PSA) portata avanti dalla Regione attraverso la sua Unità di Progetto (UdP). I risultati raggiunti nella lotta alla PSA parlano di 14 mesi senza focolai nei suini domestici e di un drastico ridimensionamento della malattia nei cinghiali.
“Un bilancio altamente positivo – ha spiegato Alberto Laddomada, direttore generale dell’Istituto zooprofilattico sperimentale (IZS) della Sardegna e responsabile scientifico del programma di eradicazione della PSA – che deve tanto alla collaborazione degli allevatori e dei cacciatori, alle attività di controllo della malattia lungo tutta la filiera suinicola da parte dei servizi veterinari e ancora di più alle azioni di contrasto del pascolo brado illegale: i maiali bradi sono il vero contenitore della malattia che ha continuato a rigenerarsi per molti, troppi anni. A oggi – ha aggiunto Laddomada – sono stimati circa 500 maiali ancora tenuti al pascolo brado (nel 2016 erano intorno ai 5000) ed è proprio su di loro che bisogna intervenire ulteriormente, così da completare la eradicazione del principale serbatoio della malattia.”
Il commissario Andriukaitis sbarcherà all’aeroporto di Elmas la mattina del 12 novembre per spostarsi nella sede dell’Istituto Zooprofilattico di Cagliari-Elmas, per un incontro con l’UdP; durante questa prima riunione saranno illustrate le attività svolte e gli obiettivi raggiunti nel debellare una malattia che, da oltre 41 anni, tiene in ostaggio un intero comparto zootecnico e un potenziale volano di sviluppo per tutta l’Isola e in particolare per le sue zone interne. “Sarà un grande onore per l’Istituto Zooprofilattico ospitare il Commissario Andriukaitis per il suo primo incontro ufficiale in Sardegna; un importante riconoscimento del ruolo dell’Istituto nel servizio sanitario della nostra isola”, ha concluso Laddomada