Rischio mercurio nel pesce spada congelato venduto nella sede sampietrana di una nota catena di supermercati. Gli uomini del servizio veterinario della Asl di San Pietro Vernotico, ieri mattina, hanno sequestrato una partita di pesce spada a mezza luna congelato, proveniente dalla Spagna, con un alto tasso della pericolosa sostanza.
L’accertamento Asl locale ha fatto scattare una serie di controlli su scala nazionale. Si tratta di pesce che potrebbe già essere stato distribuito in vari ristoranti e negozi di generi alimentari italiani. Sarebbe stato pescato in acque fortemente contaminate dell’Oceano pacifico e potrebbe essere molto pericoloso per la salute.
È arrivato ieri dalla Procura della Repubblica l’ordine di sottoporre a sequestro probatorio tutta la merce oggetto di importazione. Sequestro che l’Ufficio veterinario della Asl del luogo ha puntualmente eseguito, presso il supermercato sampietrano, per un quantitativo anche piuttosto ingente. Il pesce è distribuito in tutt’Italia, dalla stessa catena di supermercati, ed i servizi veterinari della provincia brindisina sono in azione anche in altri supermercati del territorio, a caccia di altre partite del pesce al mercurio. Attraverso l’analisi dei dati relativi alla vendita all’ingrosso (documenti di trasporto, bolle e fatture) il personale della Asl sta ora verificando la presenza sul mercato di altre partite di pesce con una concentrazione di mercurio oltre la soglia consentita. Finora sembra che il quantitativo complessivo del pesce spada contaminato superi i 70 kg.
Nel corso delle ispezioni, allargate poi anche ad attività non solo alla vendita di pesce ma anche alla somministrazione degli stessi, sono stati prelevati alcuni campioni che verranno analizzati presso la Asl di Brindisi. I risultati saranno resi noti nei prossimi giorni così come, eventualmente, i verbali elevati in caso di mancata osservazione o violazione, da parte dei gestori degli esercizi visitati, delle normative previste. La partita di pesce spada di provenienza spagnola è stata sequestrata perché contaminata da una percentuale di mercurio superiore alla di 1 milligrammo per chilo di pesce: il quantitativo riscontrato, per l’esattezza, sarbbe stato pari a 2 mg per chilo. Quindi il doppio del massimo consentito.
Attualmente, secondo il Servizio veterinario sampietrano, sono in vigore le tolleranze fissate dal regolamento CE n. 466/2001 in tutta Europa: 0,5 milligrammi per chilo di pesce fresco in tutte le specie, tranne alcune come il pesce spada, gli squali, il tonno, la spigola, l’aguglia, lo storione, lo scorfano, eccetera, per le quali il limite è di 1 milligrammo per chilo. Nello stesso Regolamento comunitario si osserva che il mercurio può comportare alterazioni del normale sviluppo cerebrale dei bambini e, «a un livello più elevato, può causare alterazioni neurologiche negli adulti».
19 gennaio 2012