Leggiamo dal sito dell’ARAN, che in previsione dell’ormai prossima tornata contrattuale, è stato chiesto a Saverio Proia di fornire attività di consulenza gratuita, in considerazione del suo curriculum professionale, nella procedura negoziale per i contratti del personale dei livelli e della dirigenza del SSN.
L’incarico a Proia è stato accolto con favore dagli addetti considerando che da decenni ha svolto e svolge attività di consulenza, progettazione normativa ed organizzativa nonché ricerche, studi ed attività di docenza sulle questioni dell’evoluzione e trasformazione dell’organizzazione sanitaria e socio-sanitaria in particolare sulle questioni relative alle professioni ed al personale dipendente e convenzionato.
Ha contribuito in prima persona alla elaborazione e stesura di molte leggi e di altri atti normativi riguardanti le professioni sanitarie e sociali; certamente è stato considerato il “padre” delle leggi di riforma delle professioni sanitarie: 42/99, 251/00 e 43/66 nonché dei conseguenti adempimenti.
Quest’attività si è realizzata sia come “consigliere per le professioni sanitarie ed il personale del SSN” nei Governi Prodi 1 e 2, D’Alema, Amato e Monti che come dirigente e poi consulente della Direzione competente del Ministero della Salute sino al 2015.
Nell’ultimo biennio, oltre che come ricercatore sulle questioni della valorizzazione ed integrazione delle professioni sanitarie presso AGENAS, è stato consulente del Sottosegretario di Stato alla Salute Vito De Filippo rappresentandolo nel Comitato di Settore Regioni-Sanità e contribuendo alla definizione delle proposte di Atti di Indirizzo per l’emanazione di direttive all’ARAN per la contrattazione del comparto del personale dipendente del SSN sia della area della dirigenza sanità che dei livelli.
In particolare ha contribuito direttamente all’elaborazione e definizione dei contenuti riguardanti:
· le nuove relazioni sindacali e la partecipazione dei lavoratori e professionisti del SSN all’attuazione del Patto per la salute;
· il superamento delle vecchie classificazioni nei desueti quattro ruoli del DPR 761/79 con la previsione dell’area sociosanitaria e quella della ricerca;
· la pari valorizzazione della carriera professionale e di quella gestionale sia nella dirigenza che nei livelli con l’istituzione del professionista esperto e del professionista specialista.
Quindi un percorso “da mediano” sulla valorizzazione e responsabilizzazione dei professionisti e degli operatori “produttori di salute” svolto in più istituzioni (Aziende Sanitarie, Regione Lazio, Ministero della Salute, Agenas) con ottime capacità di programmazione, nell’ambito delle questioni attinenti le professioni sanitarie, approfondendo, d’intesa con gli Uffici interessati e con i rappresentanti istituzionali delle professioni, gli aspetti più rilevanti tanto con riferimento a singole professioni, quanto in relazione al sistema generale delle professioni sanitarie e sociali, organizzando e coordinando gruppi di lavoro che si sono occupati di studiare le più rilevanti criticità del sistema delle professioni sanitarie, proponendo possibili ipotesi di soluzione.
Proia ha curato, sviluppando integrazione tra le diverse realtà interne ed esterne ai vari livelli aziendale, regionale e ministeriale, le attività connesse alle relazioni sindacali per il personale del S.S.N…come già si legge sui social delle professioni: “l’uomo giusto al posto giusto”.
C.F. – Quotidiano sanità – 17 maggio 2017