Nel 2017 i dipendenti del Ssn ovvero il personale delle Asl e degli Istituti di ricovero pubblici ed equiparati (Asl, Aziende ospedaliere, Aziende ospedaliere universitarie integrate con il SSN, Aziende ospedaliere integrate con Università) risultavano essere 603.375 contro i 649.248 del 2007. Oltre 5.000 medici in meno e oltre 10 mila infermieri in meno rispetto a 10 anni fa. Eclatante il calo dei veterinari che passano dai 5,477 del 2007 agli attuali 4.790.
Nel 2017 sono 603.375 i dipendenti del SSN, ovvero il personale delle Asl e degli Istituti di ricovero pubblici ed equiparati (Asl, Aziende ospedaliere, Aziende ospedaliere universitarie integrate con il SSN, Aziende ospedaliere integrate con Università). Nel 2017 sono 603.375 i dipendenti del SSN, ovvero il personale delle Asl e degli Istituti di ricovero pubblici ed equiparati (Asl, Aziende ospedaliere, Aziende ospedaliere universitarie integrate con il SSN, Aziende ospedaliere integrate con Università). Nel 2016 ammontavano a 605.194.
In particolare, nel 2017 lavorano per il SSN 101.100 medici e odontoiatri e 253.430 infermieri, mentre i veterinari si fermano a quota 4.790
È quanto si legge nella monografia “Personale delle ASL e degli Istituti di ricovero pubblici ed equiparati – Anno 2017”, a cura dell’Ufficio di statistica – Direzione generale della digitalizzazione del sistema informativo sanitario e della statistica. .
Di particolare interesse il confronto che Quotidiano sanità fa con i dati di dieci anni prima, cioè del 2007.
I numeri complessivi del 2017 se rapportati al 2007 vedonoun calo di oltre 45 mila unità (nel 2007 erano 649.248). A fornire i numeri è la monografia (VEDI ANCHE REPORT DEL 2007)
In particolare, nel 2017 lavorano per il SSN 101.100 medici e odontoiatri (erano 106.817 nel 2007) e 253.430 infermieri (264.177 nel 2007). Eclatante il dato dei dirigenti veterinari che nel 2007 erano 5.477 e che nel 2017 crollano a quota 4790. Si tratta di 687 unità lavorative in meno, con una flessione di quasi il 13%. Una emorragia costante che, con il blocco del turnover e la mancata sostituzione del personale andato in pensione, ha progressivamente ridotto e sguarnito i servizi veterinari. Dati che sono destinati a peggiorare nel giro di pochi anni a fronte dell’età elevata dei veterinari oggi in servizio e alle nuove regole per andare in quiescenza (quota 100 e cumulo contributivo).
Si tratta di una situazione allarmante che pone serie ipoteche sull’efficacia e il funzionamento dei servizi veterinari Asl sempre più ridimensionati rispetto ai compiti d’istituto che sono chiamati ad affrontare. Compiti e prestazione che invece di diminuire aumentano!
Nel 2017, il 66,8% del personale del SSN è composto da donne, contro il 33,2% degli uomini. Il 71,5% (431.492 dipendenti) appartiene al ruolo sanitario, il 17,6% al ruolo tecnico (analisti, statistici, sociologi, assistenti sociali,…), il 10,7% al ruolo amministrativo e lo 0,2% a quello professionale professionale (avvocati, ingegneri, architetti…). Con particolare riferimento al ruolo sanitario, il 58,7% è rappresentato da infermieri, il 23,4% da medici e odontoiatri e il 17,9% da altre figure professionali sanitarie (dirigenti professioni sanitarie, personale tecnico-sanitario, personale funzioni riabilitative,…).
Sempre considerando il personale del ruolo sanitario, sul territorio la percentuale di donne più alta si registra nella provincia autonoma di Bolzano (79,0%), la più bassa in Sicilia (51,8%).