Vi scrivo per segnalare quanto accaduto a un mio conoscente presso una nota catena di supermercati della mia zona. La storia risale al 18 agosto scorso quando entra nel punto vendita e acquista una vaschetta di macinato fresco di vitello con un’etichetta sbagliata: la scritta recita “preincartato il 19.08.2013?, ovvero il giorno dopo!
Sono, ovviamente, in possesso dello scontrino fiscale e della confezione e ho intenzione di recarmi al più presto nello stesso esercizio commerciale onde verificare se prodotti simili sono ancora in vendita. A chi posso rivolgermi per far cessare episodi di tal genere? Lettera firmata
Risponde Dario Dongo esperto di diritto alimentare
L’esercizio commerciale nell’offrire un’informazione facoltativa ha commesso un errore. Avendo stampato sulla pre-confezione una data successiva a quella della vendita. Sarà sicuramente utile segnalare l’episodio al servizio clienti del supermercato e, se si dovesse ripetere, anche alla ASL o ai NAS affinché possano eseguire accertamenti.
A parte il singolo spiacevole episodio la questione delle etichette sui prodotti freschi preincartati è controversa. Come ho scritto più volte su Il Fatto Alimentare – questi alimenti non sono tenuti a riportare alcune notizie che sono invece obbligatorie per tutte le etichette dei prodotti preconfezionati. L’esenzione è stata confermata nel regolamento (UE) n. 1169/2011 (vedi ebook L’Etichetta, download gratuito su Il Fatto Alimentare), che ha fatto solo un minimo passo avanti rispetto al passato visto che è diventato obbligatorio anche per loro indicare gli allergeni. La norma europea però rimanda agli Stati membri ogni decisione in merito alle ulteriori informazioni da prescrivere per la vendita dei prodotti sfusi, confezionati sul momento a richiesta del consumatore e poi preincartati.
Vorrei ricordare che i prodotti preincartati preparati nei laboratori degli ipermercati ed esposti subito dopo negli scafali o nei banchi frigorifero, anche se si tratta di alimenti freschi facilmente deperibili, non sono soggetti a obbligo di indicazione della data di scadenza! Anche se alcune catene riportano volontariamente quest’indicazione. Colgo l’occasione per segnalare il nuovo portale in 7 lingue Greatitalianfoodtrade.it che ho inaugurato.
Dario Dongo – Il Fatto alimentare – 13 settembre 2013