Spostato dal 15 luglio al 31 dicembre il termine relativo alle procedure per la riscossione delle multe sulle quote latte. Lo prevede un decreto legge esaminato ieri dal Consiglio dei ministri. Il provvedimento, si legge nella relazione illustrativa, «nasce dall’esigenza di affrontare i mutamenti del quadro giudiziario di portata tale da pregiudicare il Piano di azione attuativo della sentenza della Corte di giustizia del 24 gennaio 2018» quando i giudici Ue avevano giudicato l’Italia colpevole per non aver riscosso, dagli allevatori che non avevano rispettato le quote latte dal 1995/96 sino al 2008/2009, oltre 1,3 miliardi . Quote latte che hanno smesso di esistere nel 2015.
Come si legge nella relazione, i soggetti debitori con importi esigibili sono 4.256 per un totale di circa 880 milioni di euro. Di questi, i soggetti con un debito “rilevante” (ovvero maggiore di 500mila euro) sono 526, cui corrisponde un importo esigibile pari a circa 651 milioni di euro. Si specifica – è scritto – che su tali soggetti si sta attualmente concentrando l’attività di recupero. Nell’ambito di queste posizioni “rilevanti”, 355 risultano tra quelle in morosità oggetto di riscossione coattiva da parte dell’Agea che rappresentano un debito residuo pari a circa 243 milioni di euro. L’ulteriore sospensione dell’attività di riscossione coattiva – conclude la relazione – non genererà nuovi o maggiori oneri per l’Erario.
Sole 24 Ore