Regioni ed enti locali, con l’approvazione della manovra bis, sono tra i soggetti che subiranno le conseguenze negative più pesanti.
A regime, nel 2013, secondo la Cgia di Mestre, subiranno un taglio dei trasferimenti da parte dello Stato pari a 14,7 miliardi di euro. Inoltre, sempre secondo la Cgia, la manovra porterà a un aumento della pressione fiscale sugli italiani che nel 2013 arriverà al 44,3%.
Nel 2013 tasse aumentate dell’1,7%
«Grazie agli effetti della manovra correttiva di luglio e a quelli legati alla manovra bis approvata venerdi sera, nel 2013 la pressione fiscale – afferma Giuseppe Bertolussi, segretario della Cgia di Mestre – toccherà un livello mai raggiunto in passato che rischia di soffocare i timidi segnali di ripresa economica registrati negli ultimi mesi. Rispetto a quest’anno,
Quanto a Regioni ed enti locali la stangata più violenta arriverà l’anno prossimo. Se quest’anno i tagli imposti agli Enti Locali dalla manovra del 2010 ammontano infatti a 6,3 miliardi (pari al 4,7% della spesa totale delle funzioni in capo a tutti gli enti), nel 2012 la «sforbiciata» si attesterà sui 14,5 miliardi (pari al 10,7% della spesa totale delle Autonomie locali), per poi subire dei lievi ritocchi nel 2013 e nel 2014 che porteranno il taglio dei trasferimenti ad attestarsi leggermente al di sotto dei 15 miliardi di euro.
Le ripercussioni dei tagli sui cittadini
Infine, sottolinea la Cgia, è molto probabile che la decurtazione dei trasferimenti alle Regioni e agli enti locali avrà delle ripercussioni negative anche sui cittadini: «Mentre le casse dello Stato beneficeranno di una riduzione di spesa pari a quasi un punto di Pil – avverte inoltre Bortolussi – è probabile che per far fronte a questi mancati trasferimenti le Regioni, le Province e i Comuni aumenteranno le tasse locali per far quadrare i loro magri bilanci. Un’operazione già iniziata in questo ultimo anno – segnala – visto che in molte realtà territoriali sono rincarate le addizionali Irpef, l’imposta provinciale sulla Rc auto, le tariffe dell’acqua, dei rifiuti, dei trasporti, nonchè le spese per le mense scolastiche o le rette delle case di riposo».
13 agosto 2011