Stralciare la norma sulla reversibilità dal ddl delega per il contrasto alla povertà. La proposta del presidente della commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, mette d’accordo tutti, dai colleghi del Pd all’opposizione, da Forza Italia a Fratelli d’Italia, fino alla Cgil di Susanna Camusso. Il disegno di legge ieri è stato approvato senza alcuna modifica dalla commissione Bilancio della Camera, che era tenuta però solo a dare un parere tecnico sulla sostenibilità finanziaria del provvedimento in relazione alla legge di stabilità e al bilancio dello Stato.
La proposta di stralcio arriverà nella fase successiva, spiega Damiano, con l’esame di merito da parte delle commissioni Lavoro e Affari sociali: «A quel punto proporrò un emendamento che cancelli definitivamente la parte dell’articolo 1 comma 1 che prevede che le pensioni di reversibilità vengano sottoposte alla prova dei mezzi (all’Isee, ndr).
La “razionalizzazione” pertanto si limiterà solamente alle prestazioni di tipo assistenziale. Il ministro Poletti e il ministro Padoan hanno chiarito che non intendevano in alcun modo introdurre modifiche alla normativa sulle pensioni di reversibilità, noi vorremmo che il testo della delega corrisponda alle parole dei ministri, e con lo stralcio si sgombera il campo da ogni tipo di dubbio».
Il plauso alla proposta è bipartisan, e non solo. Anche la leader della Cgil Susanna Camusso esprime pieno appoggio a Damiano, pur richiamando il governo alla coerenza con quanto affermato: «Noi siamo molto contenti che il presidente Damiano faccia la proposta di stralcio, ma ci aspettiamo che il governo intervenga a cambiare quel testo. Le parole di Padoan sulla reversibilità non ci tranquillizzano, non bastano smentite che poi non cambiano i testi di legge delega che sono stati presentati».
Repubblica – 19 febbraio 2016