Anno nuovo, pensione nuova. L’ultima legge di Stabilità, come del resto molte di quelle che l’hanno preceduta, ha introdotto una serie di piccoli, ma significativi ritocchi al sistema previdenziale, correggendo alcune rigidità della Legge Fornero. Vediamo che cosa cambia dal 2017.
Anticipo pensionistico
Dal 1° maggio ci si potrà ritirare dal lavoro aderendo all’Ape L’opzione consentirà di percepire l’assegno Inps, con un finanziamento di una banca per l’erogazione della pensione nel periodo che va dall’anticipo fino alla maturazione dei requisiti effettivi (quelli ordinari). Tre le condizioni richieste: avere un’età non inferiore a 63 anni; raggiungere il diritto al pensionamento entro 3 anni e 7 mesi, e maturare un trattamento d’importo non inferiore a 703 euro mensili. La restituzione del prestito, che include interessi e premio assicurativo (che copre la premorienza), è diluita su 20 anni.
Ape volontaria
Per avvalersi di questa prestazione sarà richiesta un’anzianità contributiva di almeno 20 anni, ma nessun requisito reddituale. Il costo stimato, si aggirerà attorno al 4,6/4,7% annuo (costo finanziamento). Per cui, nell’ipotesi di una pensione di 1.500 euro mensili, con un anticipo di tre anni e sette mesi si avrebbe un prelievo sulla rata mensile di circa il 16% (più o meno 240 euro).
Ape sociale
E’ riservata solo ad alcune categorie di lavoratori:
1) coloro che si trovano in stato di disoccupazione e che abbiano esaurito l’indennità Inps da almeno 3 mesi, cui è richiesta una anzianità contributiva di almeno 30 anni;
2) i lavoratori che assistono, da almeno 6 mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità e almeno 30 anni di contributi;
3) gli invalidi con una riduzione della capacità lavorativa almeno pari al 74% (e sempre almeno 30 anni) di contributi;
4) i dipendenti che svolgono da almeno 6 anni in via continuativa attività per le quali è richiesto un impegno difficoltoso e rischioso (gli operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia, conciatori, maestre d’asilo, ecc.) cui è richiesta una anzianità contributiva di almeno 36 anni.
L’Ape sociale consisterà in un trattamento assistenziale di importo non superiore a 1.500 euro al mese (non è soggetto a rivalutazione) che accompagnerà le quattro categorie individuate al raggiungimento della pensione.
Ape aziendale
È rivolta alla gestione del personale in esubero. Funziona con gli stessi meccanismi dell’Ape volontaria, con la differenza che il finanziamento è posto a carico del datore di lavoro. Tale possibilità dovrà essere esercitata nel quadro della contrattazione collettiva in presenza di processi di ristrutturazione, riconversione e riorganizzazione.
Penalizzazioni
Cancellata definitivamente la riduzione prevista per chi va in pensione di anzianità ad un’età inferiore a 62 anni. Queste penalizzazioni erano già state sospese sino al 2017.
Mensilità aggiuntive
La quattordicesima rappresenta un importo aggiuntivo (esente fiscalmente) pagato insieme alla rata di pensione di luglio. Viene riconosciuta ai pensionati con più di 64 anni che hanno un reddito lordo annuale fino a 9.787 euro. Nel 2017 l’asticella si alza fino a 13.050 euro (ossia 2 volte, anziché 1,5 volte il minimo Inps). La platea dei beneficiari si allargherà comprendendo circa 1,5 milioni di pensionati.
Collaboratori
L’aliquota dei collaboratori coordinati e contributivi titolari di partita Iva (i cosiddetti free-lance), iscritti alla Gestione separata Inps e non titolari di pensione o già titolari di diversa copertura previdenziale, scende dal 2017 dal 27% al 25%.
Ricongiunzione
Gli iscritti presso due o più forme di assicurazione obbligatoria avranno diritto al cumulo gratuito dei propri contributi, ai fini della maturazione del diritto alla pensione anticipata e/o a quella di vecchiaia. Il criterio di calcolo dell’assegno non seguirà la regola del sistema contributivo, come nella totalizzazione, ma sarà applicato il pro-rata con le regole in vigore in ciascuna gestione. Con il cumulo gratuito si potrà dunque sfruttare l’intero patrimonio contributivo, senza sborsare somme (a volte notevoli) per la ricongiunzione e riducendo i tempi di attesa rispetto alla totalizzazione.
No tax-area
La no tax area sarà estesa anche ai pensionati con età inferiore a 75 anni. Inoltre il limite della tassazione sarà elevato a 8.125 euro per tutti i pensionati.
Corriere Economia – 9 gennaio 2017