Sul piano normativo il 2011 si annuncia come un anno denso di novità per i cittadini, i contribuenti e i lavoratori italiani. Alcune positive, altre decisamente meno
In attesa della riforma del fisco, è corposo il pacchetto di novità nell’ottica del contrasto all’evasione e al riciclaggio. Con la manovra della scorsa estate è stato ridotto da 12.500 a 5mila euro la soglia massima per l’utilizzo del contante e dei titoli al portatore. Entro la metà del 2011 i titolari di libretti al portatore che detengano un saldo dal valore pari o superiore a 5mila euro possono estinguere definitivamente il libretto o riportare la somma sotto la soglia di guardia dei 5mila euro.
Dal 1° gennaio non si possono più compensare crediti con debiti di natura erariale in presenza di iscrizioni a ruolo a titolo definitivo di imposte erariali e accessori per un valore superiore ai 1.500 euro.
Ancora più attenzione agli avvisi di accertamento. Per quelli notificati a partire dal 1° luglio e relativi ai periodi di imposta a iniziare dal 2007, di dovrà adempiere entro 60 giorni all’obbligo di versamento delle somme richieste. Trascorsi 30 giorni dal termine ultimo per il pagamento, la riscossione sarà affidata ai concessionari.
Aumentano da febbraio le sanzioni per gli istituti deflattivi del contenzioso tributario. Per i versamenti omessi, carenti o tardivi sanati entro 30 giorni, la sanzione passa dal 2,5% al 3 per cento. Per la regolarizzazione entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa all’anno nel corso del quale è stata commessa la violazione (o, quando non è prevista dichiarazione, entro un anno dalla violazione), la sanzione passa dal 3% al 3,75 per cento. Per rimediare all’omessa presentazione della dichiarazione (al massimo entro 90 giorni), la sanzione passa dal 2,5% al 3 per cento.
Arrivano finalmente gli incentivi per il rientro in Italia di docenti e ricercatori. Nel periodo d’imposta in cui il ricercatore diviene fiscalmente residente in Italia e nei due successivi, è infatti previsto, ai fini Irpef, un abbattimento del reddito di lavoro dipendente o autonomo del 90 per cento degli emolumenti percepiti, e ai fini Irap, che l’intero emolumento percepito non rientri nella formazione del valore della base imponibile.
Pensionati
Per chi è al termine della carriera professionale si allungheranno le finestre d’uscita dal mondo del lavoro.
I dipendenti potranno ottenere l’assegno di anzianità e di vecchiaia dopo 12 mesi dalla data di maturazione dei requisiti. Autonomi, artigiani, commercianti e coltivatori diretti invece dovranno aspettare 18 mesi.
Aumentano anche le “quote” per accedere alla pensione di anzianità (come previsto dalla legge 247/2007). Per i lavoratori dipendenti sarà necessario raggiungere la quota 96 sommando età anagrafica e anzianità, e tenendo presente che non si può andare in pensione con meno di 60 anni. Quindi, si potrà accedere alla pensione con 60 anni d’età e 36 di contributi o con 61 anni e 35 di contributi. Invece, per i lavoratori autonomi, la quota è pari a 97, tenendo presente che l’età per il pensionamento non potrà essere inferiore a 61 anni: ne deriva che per accedere alla pensione di anzianità sarà necessario avere 61 anni e 36 di contributi o 62 anni e 35anni di contributi.
Automobilisti
Per i guidatori indisciplinati dal 2011 scatteranno multe più salate del 3,5 per cento per effetto dell’adeguamento biennale all’inflazione di moltissime sanzioni. Dall’aumento automatico sono escluse quelle già ritocccate nello scorso biennio come, per esempio, le multe per chi trucca motorini o microcar, vìola i blocchi del traffico, supera i limiti di velocità di più di 40 km/h o non rispetta i tempi di guida e riposo per gli autisti di mezzi pesanti.
Chi invece la patente deve ancora prenderla dovrà fare i conti con i nuovi quiz nell’esame di teoria. Da gennaio dovranno essere affrontati 40 quesiti a risposta unica (e non più con tre opzioni) e con la possibilità di commettere al massimo quattro errori.
Per guidare un ciclomotore o una microcar (un quadriciclo leggero) sarà necessario superare una prova pratica.
Dipendenti pubblici
Per i dipendenti pubblici dal 2011 parte il il triennio di congelamento delle buste paga. Nonostante questo blocco dovrebbero essere trovate risorse per avviare l’applicazione della “riforma Brunetta” che prevede premi per il merito e tagli agli stipendi dei “fannulloni”. In pratica, il nuovo regime del pubblico impiego limita al 25% del personale il trattamento accessorio in formula piena, concede a un dipendente su due un premio ridotto e azzera l’incentivo all’altro 25 per cento.
Consumatori
In banca stop alle commissioni per gli «sconfinamenti occasionali» da parte di chi eccede il fido o porta in rosso il proprio conto corrente, purché per brevi periodi di tempo e per piccole somme. Le banche dovranno decidere la soglia massima dello scoperto ammissibile e la platea dei clienti interessati.
La tariffa bioraria per l’energia elettrica dovrebbe portare infine a un risparmio sulle bollette, che già da gennaio saranno semplificate per facilitare la lettura e il controllo dei consumi. Questa novità riguarda le forniture di energia elettrica, di gas e quelle dual-fuel (gas più elettricità) inviate sia alle famiglie che alle aziende.
Ilsole24ore.com
2 gennaio 2011