Arrivano nuove norme per i lavoratori impegnati in lavori usuranti che consentiranno di andare in pensione di anzianità con tre anni di anticipo rispetto agli altri lavoratori dipendenti. Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri mattina lo schema di decreto legislativo sul quale saranno sentiti i sindacati prima di trasmetterlo alla conferenza Stato Regioni e alle commissioni parlamentari. Chi ha diritto alla pensione anticipata. Potranno chiedere la pensione anticipata per lavori usuranti quei lavoratori già identificati dal decreto Salvi del 1999. Nel decreto è inserita una clausola di salvaguardia del rispetto dei limiti di spesa.
I lavoratori individuati dal decreto Salvi sono quelli impegnati in lavori in galleria, lavori nelle cave, ad alte temperature, lavorazione del vetro, ma anche i dipendenti che fanno lavoro notturno (almeno 64 notti per chi matura i requisiti dal luglio 2009, 78 per chi li ha maturati tra il 2008 e la prima metà del 2009), gli addetti alla cosiddetta linea catena (la catena di montaggio) e i conducenti di veicoli con capienza non inferiore ai nove posti (conducenti di autobus quindi, pullman turistici e così via).
Quando si può andare in pensione
Per la decorrenza del pensionamento vale il regime vigente al momento della maturazione dei requisiti agevolati (a partire dal 2011 12 mesi dal momento della maturazione dei requisiti). È necessario aver svolto attività usuranti per almeno sette anni negli ultimi 10 nel caso di decorrenza entro il 31 dicembre 2017, mentre dal 2018 bisognerà aver effettuato lavori faticosi per metà della propria vita lavorativa.
Clausola di salvaguardia
Nel decreto è inserita una clausola di salvaguardia del rispetto dei limiti di spesa per la quale c’è un meccanismo di differimento della decorrenza qualora ci sia uno scostamento del numero delle domande rispetto alla copertura finanziaria. A regime (dal 2013) l’accesso alla pensione è permesso con un’età anagrafica di tre anni inferiore a quella prevista (o tre punti in meno se si considera la quota tra età e anni di contribuzione, 94 invece di 97 e un’età anagrafica minima di 58 anni). In via transitoria (tra il 2008 e il 2012) l’anticipo per l’accesso alla pensione varia da uno a tre anni.
Per la Cisl sono interessati circa 900mila lavoratori
La Cisl ha calcolato che saranno interessati al provvedimento circa 900mila lavoratori con circa 15mila domande di pensione anticipata per attività faticose ogni anno. Secondo i calcoli sindacali, sono circa 850mila le persone che fanno lavoro notturno (ma solo 450mila circa quelli che fanno almeno 64 notti l’anno e che quindi rientrerebbero tra i potenziali beneficiari) mentre 350mila lavorano nelle attività usuranti del decreto Salvi. Gli operai in catena di montaggio sono circa 90mila mentre 65mila sono i conducenti di autobus (o comunque di mezzi collettivi con oltre 9 posti).
29 gennaio 2011