Il Presidente della Fnovi: “Invito tutti alla lettura dei documenti e a non limitarsi al commento dei commenti”. La FVE non ha mai detto di macellare gli equidi per garantirne il benessere. “La FNOVI men che meno”.
Con riferimento al dibattito in corso sugli equidi, la FNOVI nel farsene promotrice in Italia, ha prodotto un documento che, come tutta l’attività documentale di questi anni, non nasce dall’improvvisazione. La sua unica chiave di lettura è la professione medico veterinaria, con tutto il suo portato deontologico.
La complessità dei temi affrontati richiedono ora uno sforzo di lettura pari a quello della sua elaborazione. L’aver fatto conoscere le dichiarazioni della FVE rientra nelle attività di informazione sull’attualità della professione europea direttamente conseguente all’impegno della Federazione nelle sedi di Bruxelles.
Il documento FVE, a differenza di quello della FNOVI, affronta solo alcuni aspetti del complesso settore degli equidi in Europa, in risposta a pressioni per eliminare la possibilità di scegliere la destinazione del cavallo. La FNOVI ritiene, come la FVE, che la possibilità di scegliere lo status del cavallo (al consumo e non al consumo umano) sia da preservare, in perfetta aderenza all’attuale Regolamento comunitario che nel nostro Paese risulta ancora ampiamente sconosciuto e gravemente disatteso. Il dibattito in corso rischia di degenerare, non tanto per il divario fra le legittime posizioni di ciascuno, ma per la sua infondatezza. Fino a quando non si baserà su una attenta lettura diretta dei documenti, ma sui commenti, il travisamento delle parole avrà la meglio.
La FNOVI non si presta al gioco del “telefono senza fili”.
ufficio stampa Fnovi – 23 settembre 2011