di Vera Manolli. Sfugge alle briglia del padrone perchè impaurita dai cani e rimane incastrata nella passerella pedonale che attraversa una derivazione del Piave: tragico epilogo per una cavalla di tredici anni, soppressa con un’iniezione a causa della frattura delle zampe posteriori dopo più di tre ore di soccorsi.
«Altivole Piz», un esemplare di cavallo da trotto, ieri pomeriggio sfuggendo alle briglie è rimasta intrappolata nella morsa della passerella della Lipu. Venti vigili del fuoco hanno tentato in ogni modo di metterla in salvo ma dopo oltre tre ore di incessante lavoro è stato deciso di abbatterla per porre fine alle sofferenze.
Due anni fa un episodio analogo dove un altro cavallo era stato abbatto sempre per lo stesso motivo. Disperato il proprietario, l’ex calciatore Domenico De Bortoli residente ad Onigo, che durante l’operazione di salvataggio non ha mai lasciato la sua «Altivole». L’ex calciatore è sempre rimasto accanto alla sua amatissima cavalla, acquistata da appena una settimana.
«Stavamo passeggiando lungo il Piave» racconta in lacrime il proprietario, «all’improvviso sono apparsi tre cani randagi che hanno iniziato ad abbaiare». La cavalla, in preda al fortissimo spavento, è fuggita imbattendosi così in una passerella tutta in acciaio realizzata dall’associazione Lipu, la Lega italiana protezione uccelli. «Quando sono riuscito a raggiungerla» continua De Bortoli, «l’ho trovata incastrata nella passerella e abbiamo allertato i vigili del fuoco».
Dal comando di Montebelluna sono partite le squadre dei pompieri e successivamente anche l’autogru e il gruppo speleo dei vigili del fuoco di Treviso. Per il povero animale però sono state tre lunghe ore di strazio e agonia.
«Ha tentato in tutti i modi di sollevarsi» spiega il proprietario «ma è stato inutile perchè sfortunatamente si è fratturata entrambe le zampe posteriori». Dopo diversi tentativi di sollevare l’animale per trascinarla fuori dalla passerella, i pompieri hanno utilizzato delle particolari corde per imbragare l’animale. Dopo hanno creato una sorta di carrucola ancorando dei fili metallici all’autogrù e a degli alberi, fissando poi l’imbragatura alla carrucola. Ma anche l’ultimo tentativo di salvataggio è stato inutile: gli alberi hanno ceduto sotto il peso della cavalla ormai stremata.
La Tribuna di Treviso – 14 novembre 2016