Nuovo faccia a faccia tra il Ministro e i Governatori. In agenda ticket, fondo sanitario e livelli di assistenza L’obiettivo è chiudere la partita entro il prossimo 30 aprile
Quattro mesi a partire dal 1 gennaio 2012: è questo il tempo a disposizione di Regioni e Governo per evitare che scattino in automatico i tagli alla Sanità previsti dalla manovra di luglio. Il primo faccia a faccia alla vigilia della manovra Monti per condividere la road-map che dovrebbe portare all’accordo. Sul tavolo spesa, ticket e Lea. Oggi la replica con una nuova seduta plenaria La data da segnare in rosso sull’agenda di governatori e strutture commissariali è il 30 aprile 2012. Dopo, se non ci sarà un nuovo Patto per la salute (qui la pianificazione di premi e sanzioni è su scala triennale) scatteranno in automatico tutti i tagli della manovra Berlusconi non modificati dal decreto Monti. Il ministro della Salute Renato Balduzzi e il sottosegretario all’Economia Gianfranco Ponilo, con una delegazione delle Regioni guidata da Vasco Errani, si limitati a stilare un’agenda condivisa dei titoli delle molte questioni sul tappeto. Per il governatore Stefano Caldoro è intervenuto Raffaele Calabrò.
LA SANITA’ POSSIBILE Al primo punto c’è senza dubbio la questione della sostenibilità economica e finanziaria del Ssn da tenere strettamente collegata alla qualità delle prestazioni erogate ai cittadini. E il confronto tra le parti comincerà senz’altro da qui con l’obiettivo di chiudere il nuovo Patto della salute 20132015 anche prima del termine del 30 aprile prossimo. Ma per il momento, è ancora presto per capire come e cosa cambierà. L’elenco è lungo: si va dai nuovi Lea alla riorganizzazione complessiva della compartecipazione alla spesa dei cittadini (ticket), dalla farmaceutica ai dispositivi medici fino al rapporto tra territoriale e ospedaliera.
È stata una riunione molto costruttiva e positiva”, ha affermato Balduzzi al termine dell’incontro. “Abbiamo fatto solo una ricognizione dell’indice, ma soprattutto abbiamo condiviso la necessità di tenere strettamente legati la sostenibilità finanziaria con la qualità delle prestazioni e la necessità di assicurare la tutela della salute nel modo più largo possibile, tenendo conto della condizione economica attuale. Abbiamo inserito nei contenuti del Patto della salute il tema dei nuovi Lea, un’acquisizione importante”.
TAVOLO TECNICO E POLITICO “Abbiamo individuato i punti su cui costruire un lavoro tecnico e politico — spiega al denaro Calabrò — ma prima di tutto è necessario affrontare il problema di un equilibrio nuovo tra i temi finanziari e quelli della salute, ossia la qualità della sanità, sistema universalistico e dei Lea tenendo conto del parametro della povertà relativa che premierebbe la Campania e consentirebbe di incassare quello che oggi separa la nostra regione dalla quota pro-capite media. “Sono state analizzate le questioni che sono al cuore del Patto – aggiunge Vasco Errani, Presidente della Conferenza delle Regioni – fermo restando però che questo prevede anche la verifica della coerenza tra il finanziamento e l’insieme di queste scelte. Non è da oggi che diciamo che il finanziamento previsto per la sanità alla Manovra del prevedente Governo è insufficiente. Ma questo — ha concluso – sarà la discussione che faremo sulla base di tutte le questioni che verranno affrontate nel Patto”.
L’agenda del 2012
• Fondo sanitario nazionale: resta invariato nel 2012 a quota 106 mid ma se non sarà stipulato un nuovo patto triennale scatteranno in automa tivo i tagli previsti dal decreto tagliaspesa varato da Berlusconi (7,5 mid)
• Ticket: l’ipotesi è quella di riparametrarli in base al reddito e di renderli omogenei su scala nazionale con penalità solo per le regioni con i conti fuori controllo
• Livelli essenziali di assistenza: allo studio le prestazioni che devono essere assicurate in tutte le regioni a carico del servizio sanitario Dal 2013 il riparto dei fondo sanitario nazionale dovrebbe seguire il criterio dei costi standard
il Denaro – 27 dicembre 2011