Un piano di ristrutturazione degli uffici in base al quale entro il 2014 si dovrà arrivare alla riduzione di oltre 229 mila metri quadri: una superficie pari a tre volte il circo Massimo
Mentre il governo prova ad accelerare sul piano di tagli a spese e sprechi delle pubbliche amministrazioni (martedì il ministro Piaro Giarda avrà un incontro con il commissario Enrico Bondi) un primo esempio di razionalizzazione arriva dall’Inps, che sta avviando un piano di ristrutturazione degli uffici in base al quale entro il 2014 si dovrà arrivare alla riduzione di oltre 229 mila metri quadri: una superficie pari a tre volte il circo Massimo. In pratica, entro il 2014 verranno lasciati 78 immobili sui 680 utilizzati dando un taglio consistente agli 1,9 milioni di metri quadri che occupava nel 2008, una superficie pari a quattro volte il Vaticano. L’obiettivo di risparmio è pari a 32 milioni annui (24 milioni per minori spese di funzionamento e 8 milioni per nuove locazioni). L’Inps prevede inoltre di incassare 80 milioni una tantum per dismissioni per quanto riguarda gli immobili di proprietà dei quali si è decisa la vendita. I 680 immobili utilizzati su tutto il territorio nazionale sono suddivisi tra immobili di proprietà (circa il 36% della superficie totale), immobili in affitto e immobili iscritti al Fip (fondo immobili pubblici) per un totale di 1,9 milioni di metri quadri. Spiega l’operazione il presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua: «La razionalizzazione riguarda le direzioni regionali e provinciali e punta a limitare gli spazi a 25 metri quadrati per ogni impiegato». Destinati quindi a scomparire casi come la sede di Roma dove risultavano nel complesso circa 170-180 metri per dipendente (si passerà da quattro piani a uno). L’Inps punta inoltre ad accorpare il personale esistente e a concentrare per quanto possibile i dipendenti in un solo immobile per garantire maggiore funzionalità degli uffici. Aggiunge Mastrapasqua: «Con l’arrivo di Inpdap e Enpals si dovrà rivedere ulteriormente il piano, e l’accorpamento delle sedi tra i due enti principali potrà portare a risparmi enormi».(14 maggio 2012 – ansa)