Il Parlamento Europeo ha adottato la Risoluzione sulla salute delle api e le sfide dell’apicoltura.
Il documento (http://www.ambienteterritorio.coldiretti.it/tematiche/Ogm/Documents/risapi2.pdf) considera il rapporto di interdipendenza tra l’apicoltura e la biodiversità ed i beni pubblici di natura ambientale, economica e sociale che le colonie di api forniscono attraverso l’impollinazione.
Gli eurodeputati chiedono, pertanto, ulteriori finanziamenti comunitari al fine di sostenere la ricerca sulla cause del fenomeno della mortalità delle api. Si sottolinea, infatti, che il trend in aumento, se non controllato, può avere un impatto negativo sull’agricoltura, sulla produzione e sulla sicurezza alimentare, così come sulla biodiversità e la sostenibilità ambientale e gli ecosistemi
E’ stimato, infatti, che gli impollinatori contribuiscono almeno nella misura di 22 miliardi di euro ogni anno all’agricoltura europea, con l’84% delle colture che necessitano degli insetti impollinatori e più dell’ 80% dei fiori che ne ha bisogno per riprodursi.
Accogliendo con favore l’istituzione del laboratorio di riferimento dell’Ue per il monitoraggio dello stato di salute delle api, il Parlamento invita la Commissione ad incoraggiare attivamente un maggior grado di condivisione delle informazioni tra Stati membri, laboratori, apicoltori, agricoltori e scienziati sui fattori che influenzano negativamente la salute delle api e sui relativi studi eco-tossicologici, al fine di consentire un controllo scientifico indipendente ed informato.
L’esecutivo comunitario viene, inoltre, invitato a condurre una ricerca obiettiva sui possibili effetti negativi delle monocolture e delle colture geneticamente modificate sulla salute delle api e a migliorare la metodologia di valutazione del rischio per alcuni agrofarmaci, riconosciuti come fattori che possono indebolire i sistemi immunitari delle colonie, insieme al cambiamento climatico, alla perdita di biodiversità e alla scarsità di farmaci veterinari per la lotta alla Varroa destructor, parassita responsabile di circa il 10% delle perdite annuali.
Gli Stati membri sono esortati a garantire un sostegno finanziario alla ricerca, allo sviluppo e alla sperimentazione sul campo di nuovi medicinali apistici, sottolineando la necessità di offrire incentivi all’industria farmaceutica per lo sviluppo di nuovi farmaci destinati a combattere le malattie delle api.
Si richiede, inoltre, agli Stati membri di implementare la direttiva 2009/128/Ce sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari e di prestare una particolare attenzione all’uso di alcune specifiche sostanze attive per la lotta fitopatologica, che in talune circostanze hanno avuto un effetto avverso sulla salute delle api e delle colonie. Inoltre, allo scopo di instaurare un dialogo tra gli apicoltori, le parti interessate del settore agricolo e le autorità pubbliche, si suggerisce l’istituzione di un sistema volto a incoraggiare la notifica preliminare degli apicoltori in tutti gli Stati membri prima delle applicazioni di agrofarmaci, soprattutto nel caso di operazioni di trattamento insetticida per via aerea.
La Commissione è, inoltre, invitata a prendere in considerazione, sulla base di test affidabili ed efficaci in condizioni reali, in presenza di protocolli armonizzati, la tossicità cronica, larvale e subletale nella valutazione dei rischi connessi ai fitofarmaci, come prevede il regolamento (Ce) n. 1107/2009 relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari.
In merito agli aspetti relativi alla produzione e alla protezione dell’origine, il testo invita la Commissione a porre in essere o modificare gli allegati della direttiva sul miele 2001/110/Ce al fine di migliorare gli standard della produzione dell’Unione Europea, stabilendo definizioni giuridiche precise per tutti i prodotti apistici, comprese le varietà di miele e definendo i principali parametri di qualità di tale alimento.
L’esecutivo comunitario è, inoltre, invitato ad armonizzare le norme di etichettatura con le disposizioni del regolamento sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e ad l’indicazione obbligatoria del paese d’origine per i prodotti apistici importati e fabbricati nell’Unione o, nel caso di miscele di prodotti di origini diverse, l’etichettatura con indicazione obbligatoria di tutti i paesi di origine.
Nella risoluzione viene chiesto alla Commissione di stanziare risorse finanziarie più cospicue, potenziando l’attuale sostegno all’apicoltura in seno alla Pac dopo il 2013 e garantendo la continuità ed il miglioramento dei vigenti programmi di sostegno (Reg. 1221/97) a favore del settore apistico.
Inoltre, nello spirito della nuova strategia dell’Ue a favore della biodiversità, gli eurodeputati invitano l’esecutivo comunitario a promuovere le pratiche agricole sostenibili nel quadro della Politica agricola comune; ad incoraggiare tutti gli agricoltori ad applicare semplici pratiche agronomiche in conformità con la direttiva 2009/128/Ce e a rafforzare le misure agro ambientali specifiche per il settore apicolo.
21/11/2011 – ilpuntocoldiretti.it