Giustizia e Sblocca Italia Il governo ha chiesto ieri la fiducia sul Dl giustizia civile che sarà votata oggi. Più che probabile lo stesso destino per lo sblocca-Italia. È iniziata ufficialmente ieri alla Camera la sessione di bilancio, con l’ingresso della Legge di stabilità 2015. La madre di tutti i provvedimenti ha pressoché spinto nei cassetti tutte le altre leggi in cantiere in Parlamento.
Almeno a Montecitorio, compresi il Jobs act e le riforme istituzionali con l’addio al Senato. Uno stop che durerà per tutto novembre. Gli spazi di lavoro saranno riservati solo ai decreti legge, anche se sono appena due quelli oggi in vigore. E di peso: la riforma della giustizia civile (su cui oggi la Camera sarà chiamata a votare la fiducia) e lo Sblocca cantieriSblocca Italia (al Senato), che tra l’altro sono a un filo della decadenza: martedì 11.
La stabilità 2015 catalizza i lavori parlamentari. Ma non per questo potrà mettere dietro la lavagna un dibattito politico acceso anche all’interno del Pd, e un confronto tra il Governo e i sindacati che giorno dopo giorno sale di tono. Come dire che, tra un occhio ai conti e uno all’arena della politica e dello scontro sociale, per Matteo Renzi si conferma la previsione di un autunno di fuoco. Senza scordare che Palazzo Chigi deve ancora mantenere parecchie, forse troppe, promesse: gli altri disegni di legge sulla giustizia desaparecidos (sono 5, varati dal Cdm ma mai approdati in Parlamento), la cosiddetta “buona scuola”. Per non dire di tutti i tasselli della legge delega fiscale ancora da applicare dopo il 730 (dichiarazione dei redditi) precompilato, benedetto giovedì dal Consiglio dei ministri. E ancora una legge che prima ancora di nascere già fa tremare parecchie corporazioni e mille interessi: la legge annuale sulla concorrenza.
Il cammino della Stabilità non si annuncia del tutto in discesa. E i tempi di esame alla Camera saranno strettissimi, lasciando già prefigurare almeno due voti di fiducia (prima a Montecitorio, poi a Palazzo Madama) e un passaggio ancora più rapido al Senato, con il rischio di una terza lettura della Camera. Come dire che tutto, se andrà bene, finirà sotto Natale. Come sempre. Ieri intanto sono iniziate le audizioni della commissione Bilancio. Le altre commissioni devono dare il loro parere entro giovedì 6. Poi dopo il voto della manovra in commissione Bilancio il testo della manovra approderà in aula a Montecitorio lunedì 24. E di qui andrà di corsa al Senato.
Sui decreti legge il Parlamento continuerà a lavorare. La Camera vota il decreto sulla giustizia civile, il Senato lo Sblocca-Italia. Il governo ha annunciato ieri la richiesta del voto di fiducia sul Dl giustizia, che sarà votato oggi. Più che probabile lo stesso destino per lo Sblocca-Italia (in commissione sono stati presentati oltre 900 emendamenti). Restano fermi i “semplici” disegni di legge. Anche il Jobs act (che tra l’altro è in Parlamento da 214 giorni): questa settimana la commissione Lavoro alla Camera è impegnata con la Stabilità e solo la successiva si occuperà del testo. La presentazione degli emendamenti dovrebbe arrivare attorno al 12 novembre.
Il Sole 24 Ore – 4 novembre 2014