Paolo Camerotto, 64 anni, dirigente veterinario all’Ulss 2 Marca trevigiana, è stato eletto all’unanimità nuovo segretario regionale del Sindacato italiano veterinari di medicina pubblica e presidente della Federazione veterinari e medici del Veneto.
L’assemblea elettiva, che ha visto una partecipazione di iscritti senza precedenti, con una forte presenza di giovani, si è tenuta sabato mattina all’Hotel Crowne Plaza di Padova. Da sempre autorevole figura di riferimento professionale e tecnico per la sanità veterinaria in Veneto, e anche in altre regioni d’Italia, una solida collaborazione con l’Unità di progetto Veterinaria regionale tra il 2000 e il 2004, una costante attività di formazione di medici veterinari pubblici, studenti e neolaureati, in collaborazione con Università di Padova e IzsVe, il dottor Camerotto ha un’esperienza di 15 anni come direttore di struttura complessa nell’area Igiene degli allevamenti e produzioni zootecniche. Svolge anche una preziosa attività di supporto al Sindacato per gli aspetti scientifici e informativi.
La segreteria regionale che si è insediata, oltre che dal nuovo segretario, è composta da Sonia Lavagnoli (vicesegretario), Angelo Sandri, Michele Zaghi, Marta Vescovi (tesoriere). Un gruppo caratterizzato da una spiccata presenza di giovani, in perfetto equilibrio di genere, rappresentativo di tutte le aree di attività e delle diverse esperienze.
Innovativo anche il programma che il nuovo segretario ha illustrato all’assemblea annunciando anche la creazione di gruppi di lavoro tematici di approfondimento in materia tecnica, scientifica e professionale.
Camerotto ha sottolineato l’urgenza del ripristino degli organici dei servizi veterinari, con l’inserimento delle professionalità in un quadro organizzativo aziendale ottimale in termini di copertura del fabbisogno di personale e di infrastrutture adeguate alla gestione dei Livelli essenziali di assistenza veterinari, comprese le emergenze.
Altra richiesta fondamentale è che l’assegnazione di incarichi gestionali e professionali avvenga sulla base delle effettive competenze e capacità, attraverso il riconoscimento delle conoscenze acquisite mediante criteri oggettivi e facilmente verificabili.
“Vogliamo promuovere le attività di consulenza e formazione sindacale sul versante della contrattazione decentrata e professionale sulle tematiche di salvaguardia della salute umana, animale ed ambientale, dal campo alla tavola, e l’affiancamento nel processo di abilitazione dei colleghi giovani neoassunti nel loro percorso di inserimento professionale” ha detto il nuovo segretario.
Al centro del programma anche la tutela della genitorialità sul lavoro, con il sostegno alla maternità e alla paternità, in modo che i medici veterinari pubblici non debbano subire conseguenze negative a livello professionale.
Forte attenzione anche al benessere organizzativo, della sicurezza sui luoghi di lavoro e monitoraggio dei rischi di stress da lavoro correlato dei medici veterinari impegnati nelle attività di sanità pubblica veterinaria della Regione Veneto.
“Siamo disponibili all’ascolto e al confronto – ha spiegato Camerotto – sui temi legati alla difesa dei diritti dei veterinari pubblici sottoposti a dinamiche e comportamenti che minano i rapporti umani e professionali nell’ambiente lavorativo. Lotteremo a fianco degli iscritti per prevenire i fenomeni di demansionamento, le situazioni di affanno organizzativo e a tutte le forme di governo sanitario che possano anche, solo potenzialmente, contribuire a diminuirne il livello di professionalità e di benessere lavorativo. Ogni singolo collega dovrà poter svolgere la sua attività in modo leale e proficuo per se stesso, per l’azienda in cui lavora, per la sicurezza alimentare dei consumatori, per la salute umana, animale ed ambientale”.
Il nuovo segretario ha auspicato, inoltre, il potenziamento dei livelli di coordinamento tra le Unità organizzative Veterinaria e Sicurezza Alimentare della Regione Veneto, l’IzsVe e i Servizi veterinari delle Ulss del Veneto per l’omogeneo e corretto svolgimento delle attività veterinarie stabilite da norme. Infine l’impegno “a mantenere e rafforzare l’importante canale informativo-formativo costituito dal sito del Sivemp Veneto”.