Con la delibera n. 805 del 27 giugno 2023, pubblicata sul Bur n. 94 del 14 luglio 2023, la Regione Veneto ha dato avvio alla procedura per la selezione dei nominativi di idonei alla nomina di Direttore Generale delle aziende ed enti del SSR ai sensi del dlgs 4 agosto 2016, n. 171 ed ha approvato contestualmente lo schema di avviso per la selezione. Ad otto mesi dalla scadenza di “metà mandato”, si riapre quindi la partita delle nomine nella sanità del Veneto. La pubblicazione ha colto di sorpresa i Dg, alcuni dei quali hanno anche preso contatti con le forze consiliari sia di maggioranza che di opposizione, esprimendo loro il timore che si tratti di un metaforico preavviso di sfratto dalle rispettive poltrone.
IL TESTO
Approvato dalla Giunta regionale lo scorso 27 giugno, su proposta dell’assessore di comparto Manuela Lanzarin, il testo ricorda che gli attuali manager il 1° marzo 2021 “hanno sottoscritto il contratto di prestazione d’opera”, il quale prevede “durata di tre anni” e “possibilità di proroga dell’incarico per ulteriori due”. Finora quest’ultima opzione era scattata senza particolari formalità, per cui forse i direttori generali l’avevano data un po’ per scontata. Ma così evidentemente non è: la delibera fa presente che “alla scadenza dell’incarico, ovvero, nelle ipotesi di decadenza e di mancata conferma dell’incarico, le regioni procedono alla nuova nomina, previo espletamento delle procedure”. Queste implicano “l’utilizzo degli altri nominativi inseriti nella rosa di candidati”, purché la lista non abbia più di tre anni e i candidati risultino ancora inseriti nell’elenco nazionale, il quale “è soggetto ad aggiornamento biennale”. Il ministero della Salute ha provveduto il 10 luglio: ora i possibili dg in tutta Italia sono centinaia, fra cui tutti gli attuali del Veneto, ma anche direttori regionali del passato (come Domenico Mantoan) e del presente (cioè Massimo Annicchiarico). Dal momento che sono in scadenza la rosa stilata nel 2020 e il triennio di incarico, è stata deliberata la riapertura delle candidature, mettendo pure a disposizione il fac-simile da compilare per presentare la domanda. Sarà poi il governatore Luca Zaia a costituire la commissione di tre esperti, designati rispettivamente dalla Regione, da Agenas e da un Ateneo. Questo organismo tecnico “procederà, per ciascun candidato, alla valutazione per titoli e colloquio dell’esperienza maturata, dei titoli formativi e delle specifiche competenze possedute” in relazione al ruolo chiamato a rivestire. A conclusione dei lavori, a Zaia verrà presentata “una rosa di candidati per ogni incarico posto a selezione”, nell’ambito della quale il presidente potrà scegliere “il nominativo che presenti i requisiti maggiormente coerenti con le caratteristiche dell’incarico da ricoprire”. Non potranno entrare nella short-list coloro che abbiano ricoperto l’incarico “per due volte consecutive presso la medesima azienda sanitaria cui la stessa rosa è riferita”.
I CASI
Nell’ambiente c’è agitazione. Ma non è escluso che la mossa serva a risolvere il caso dell’Ulss 1 Belluno Dolomiti, dove dopo la scomparsa della compianta Maria Grazia Carraro, è stato nominato commissario Giuseppe Dal Ben, il quale però ha già un impegno gravoso con l’Azienda ospedaliera di Padova. Peraltro è pure possibile che venga affrontato il nodo dei dg che durante il triennio hanno raggiunto l’età della pensione: lo stesso Dal Ben, Francesco Benazzi (Ulss 2 Marca Trevigiana), Edgardo Contato (Ulss 3 Serenissima) e Giusi Bonavina (Ulss 8 Berica). I quattro si erano autosospesi, ma dopo dubbi e pareri avevano riottenuto il cumulo di stipendio e quiescenza. (A.Pe. Il Gazzettino)
Bur n. 94 del 14 luglio 2023
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 805 del 27 giugno 2023
Decreto legislativo 4 agosto 2016, n. 171 “Attuazione della delega di cui all’articolo 11, comma 1, lettera p), della legge 7 agosto 2015 n. 124 in materia di dirigenza sanitaria”. Avvio della procedura per la selezione dei nominativi di idonei alla nomina di Direttore Generale delle Aziende sanitarie del Servizio sanitario regionale, dell’Istituto Oncologico Veneto (IOV), dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona (AOUI), dell’Azienda Ospedale Università di Padova e di Azienda Zero.