Definire il “cronoprogramma” del nuovo ospedale: è l’obiettivo del tavolo tecnico di coordinamento convocato dal governatore Zaia e che si è riunito oggi a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale a Venezia, il Tavolo Istituzionale per la realizzazione del Nuovo Ospedale di Padova, presieduto dal Presidente della Regione Luca Zaia.
All’incontro hanno partecipato tutti gli enti pubblici coinvolti nella realizzazione del nuovo polo sanitario, a cominciare dall’Azienda ospedaliera che è la stazione appaltante. Tra gli erano presenti anche il Vicepresidente della Regione, Gianluca Forcolin, gli Assessori alla Sanità e all’Economia, Luca Coletto e Roberto Marcato, il Direttore Generale della Sanità regionale Domenico Mantoan, il Sindaco di Padova, Massimo Biotonci, il Presidente della Provincia di Padova, Enoch Soranzo, il Rettore dell’Università, Rosario Rizzuto, il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera, Luciano Flor, tutti affiancati dai rispettivi tecnici.
«Nuovo ospedale, cantieri nel 2019». Zaia: il Governo partecipi al progetto
Il cantiere per la costruzione del nuovo ospedale di Padova prenderà il via nella prima metà del 2019: è quanto fissa il cronoprogramma stilato dal dottor Luciano Flor, direttore generale dell’Azienda ospedaliera, che è stato presentato nella riunione dell’apposito tavolo, tenutasi a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale del Veneto
Lo ha reso noto il presidente della Regione, Luca Zaia, partendo dall’«impegno del Comune di rendere disponibile l’area entro agosto». Zaia, al riguardo, ha tenuto a sottolineare anche alcune precisazioni. Quanto alla scelta dell’area, il presidente si è chiamato fuori: «Io so solo che arrivano alla Regione 50 ettari gratuitamente: la vicenda la guardo da fuori, perché la decisione non riguarda noi», ha affermato. Quanto a pediatria, Zaia ha confermato che «resterà all’interno della struttura del nuovo policlinico». Sulla forma di finanziamento, ha poi annunciato che «sarà un gruppo di lavoro di tecnici a decidere la forma migliore», invitando comunque il Governo a partecipare. «Sarebbe imbarazzante – ha detto al riguardo – che Roma si chiamasse fuori».
7 giugno 2016