Kira, il loro cagnolino meticcio, ne aveva passate di tutti i colori. Calci, botte, malnutrizione e nessuna possibilità di uscire di casa. Un inferno durato un anno e mezzo che a due padovane, madre e figlia, è costato un decreto penale di condanna ad una multa da tre mila euro a testa.
Ora le due imputate potranno scegliere se opporsi al decreto e provare a contrastare in processo quell’accusa di maltrattamento di animali. Il teatro di tutto era l’appartamento di madre e figlia dove la piccola Kira era diventata il capro espiatorio di tensioni. Su di lei continue violenze: percosse e calci avevano causato ematomi nella zone toracica e addominale. Non solo botte, perché le due impedivano al cane di uscire di casa, causando uno scarso sviluppo della massa muscolare, con ricadute anche dal punto di vista comportamentale, provocandogli la comparsa della sindrome Hs-Ha, una deviazione comportamentale che fa sovraeccitare il cane semplicemente perché conduce una vita poco soddisfacente dal punto di vista motorio e cognitivo. Erano stati i vicini, stanchi di sentire i latrati di sofferenza di Kira, a denunciare i maltrattamenti. La cosa era poi arrivata in procura sul tavolo del pm Benedetto Roberti.
Nicola Munaro – Il Corriere del Veneto – 27 settembre 2014