Gli enti pubblici avranno solo un anno di tempo per saldare i loro debiti. Dop la certificazione del debito, infatti, il pagamento non potrà essere dilazionato oltre i dodici mesi, altrimenti scatterebbero problemi nella stessa contabilizzazione dei crediti che diventerebbero finanziari.
La p.a. poi, come prevede la legge, dovrà in 60 giorni verificare la richiesta di certificazione e fornire all’impresa il documento da cui risulta la certezza e l’esigibilità del credito. All’impresa, una volta ricevuta l’attestazione, si apriranno quattro strade: la prima, è quella di attendere il saldo del credito da parte della P.a, che a questo punto non potrà ritardare oltre il termine massimo un anno; la seconda via è quela di andare in banca e proporre la cessione del credito; il credito potrà essere ceduto anche a terzi oppure, laddove possibile, cioè in presenza di debiti iscritti a ruolo, potrà essere compensato. Inoltre nel fondo di garanzia da un miliardo e duecento milioni in tre anni, messo a disposizione del ministero dello sviluppo economico, sarà specificato l’utilizzo per i pagamenti con le p.a.. Sono queste alcune indicazioni fornite dagli uomni di Vittorio Grilli, viceministro del ministero dell’economia nell’incontro tecnico avuto ieri con i rappresentanti delle piccole e medie imprese.
ItaliaOggi – 18 maggio 2012