Ci è voluto più tempo del previsto. Ma si trattava di un lavoro certosino. Stabilire per ogni articolazione della Pubblica amministrazione, dalle Province ai Comuni, dai tribunali ai ministeri, in quale categoria e funzione un dipendente che viene trasferito da un’amministrazione ad un’altra deve essere inquadrato. Sono quelle che in gergo tecnico si chiamano tabelle di equiparazione e permeteranno di dare finalmente in via libera alla mobilità obbligatoria per i dipendenti pubblici, quella introdotta dal decreto legge Madia dello scorso anno che prevde, in caso di esuberi, la possibilità di spostare i dipendenti dello stato da un’amministrazione all’altra senza il loro consenso entro i 50 chilometri. Le tabelle saranno consegnate dal ministero della Funzione pubblica ai sindacati giovedì. Poi dovrebbe partire un rapido confronto. La legge Madia non prevede che debba esserci un consenso delle organizzazioni ma semplicemente che queste vengano sentite.
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31 marzo 2015