La prima pietra del nuovo ospedale a Padova Est non verrà posata prima dell’autunno 2021. Oggi, quindi, la priorità è sistemare il complesso di via Giustiniani che resterà il nosocomio della città almeno per i prossimi dieci anni. A dettare tempi, urgenze e scenari è stato ieri il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Luciano Flor dopo aver incontrato a Palazzo Moroni, insieme con il direttore sanitario Daniele Donato, il sindaco Sergio Giordani e il suo vice Arturo Lorenzoni.
I quattro (in compagnia dei tecnici dei due enti), sono tornati a fare il punto sul futuro doppio polo medico sanitario a distanza di un mese dall’intesa siglata tra il primo cittadino e il presidente della Regione Luca Zaia. Un patto, quello firmato a Venezia il 21 dicembre scorso, che prevede appunto una duplice soluzione: il mantenimento in via Giustiniani di un ospedale di comunità e la realizzazione nell’area di San Lazzaro, alle spalle del Net Center e della Kioene Arena, di un policlinico universitario d’alta specializzazione, dotato di moderne strutture per la didattica e la ricerca. «Non abbiamo alcuna intenzione di sostituirci alla Regione nella pianificazione degli interventi – ha premesso il sindaco – Ma siamo completamente a disposizione dell’Azienda Ospedaliera per far sì che il tutto si svolga nel minor tempo possibile». Un assist, quello di Giordani, che il direttore Flor ha raccolto così: «Entro la fine di agosto, contiamo non solo di sottoscrivere l’accordo di programma tra tutti gli enti coinvolti, compresa ovviamente l’Università, ma anche di elaborare uno studio di fattibilità per capire quali funzioni rimarranno in via Giustiniani e quali invece verranno trasferite a Padova Est. Detto questo però – ha rimarcato il numero uno dell’Azienda Ospedaliera – il nostro obiettivo primario è mettere a posto l’ospedale attuale, dando risposte concrete alle esigenze dei 1.300 pazienti ricoverati, dei quattromila utenti giornalieri e dei cinquemila dipendenti».
La priorità indicata da Flor è dovuta essenzialmente al fatto che la costruzione del nuovo polo della salute a San Lazzaro, al netto di eventuali imprevisti, comincerà non prima di settembre 2021: «Le due distinte gare europee per la progettazione esecutiva e l’assegnazione dell’appalto – ha spiegato il direttore – richiederanno almeno diciotto mesi l’una. E quindi, dalla firma dell’accordo di programma all’apertura del cantiere, passeranno almeno tre anni».
Ecco dunque perché, se non altro nel breve/medio termine, l’attenzione sarà tutta per via Giustiniani. Con tre punti fermi: «La nuova Pediatria, il centro Gallucci di Cardiologia e Cardiochirurgia e il Policlinico, che abbiamo appena ristrutturato», ha scandito Flor. Discorso diverso, invece, per lo Iov e l’ospedale Sant’Antonio: «Sono due strutture che non c’entrano con l’Azienda Ospedaliera – ha tagliato corto il direttore – e sulle quali la Regione deve ancora decidere il da farsi».
Il Corriere del Veneto – 23 gennaio 2018