Accerchiato. E, forse, in un vicolo cieco. All’indomani della presentazione della proposta di rifare l’ospedale nella stessa area in cui si trova oggi e a distanza di venti giorni dal tavolo tecnico istituzionale del 3 novembre prossimo convocato dal presidente della Regione Luca Zaia, il sindaco Sergio Giordani sembra sempre più cinto d’assedio.
Nelle settimane che verranno il quadro potrebbe cambiare. Ma, per il momento, il fronte contrario all’ipotesi di ricostruire il polo medico sanitario a cavallo di via Giustiniani, come illustrato l’altra mattina dal primo cittadino, dal suo vice con delega all’Urbanistica Arturo Lorenzoni e dall’architetto Maurizio Striolo (che, in maniera gratuita, ha elaborato lo studio di pre-fattibilità), appare vasto e composito. Infatti, dopo essere stata stroncata dal governatore Zaia, dal presidente della Provincia Enoch Soranzo, dal rettore dell’Università Rosario Rizzuto e dal numero uno della Scuola di Medicina Mario Plebani nonché dall’opposizione in Municipio che fa capo all’ex sindaco Massimo Bitonci, la soluzione del nuovo su vecchio riceve una severa bocciatura anche da parte del primo cittadino di Saonara Walter Stefan, a nome di tutti i Comuni della cintura urbana. «Caro Sergio – si legge in una lettera aperta inviata ieri da Stefan a Giordani – al recente incontro tra i sindaci dell’area metropolitana (tenutosi a Palazzo Moroni il 4 ottobre scorso, ndr), ti avevamo fatto presente che era utile adottare il metodo del confronto e della condivisione prima di compiere scelte strategiche che interessano non solo la città, ma pure la cintura urbana. La decisione presa nel 2013 dal Comune di Padova e da quelli dell’area metropolitana, cioè quella di realizzare il nuovo ospedale a Padova Ovest – ricorda Stefan a Giordani – è proprio frutto di quest’impostazione, peraltro avvalorata dalla sottoscrizione del Pati (il piano d’assetto del territorio intercomunale, ndr). E sapere ora che ti accingi a presentare il progetto di rifare il polo medico sanitario nello stesso sedime di quello attuale, mi sembra il contrario di quanto proposto da noi tutti dieci giorni fa». Una lettera, quella del sindaco di Saonara, molto dura.
Anche perché Stefan e Giordani sono amici di vecchia data, vista l’esperienza comune ai vertici dell’Interporto. Intanto, Zaia conferma di aver incontrato il primo cittadino di Padova la sera di giovedì scorso: «Ci siamo visti, per non più di cinque minuti, in Comune a San Vendemiano (Treviso). Giordani mi ha fatto vedere la sua proposta – fa sapere il governatore – E io gli ho risposto che il nuovo su vecchio è già stato vagliato, approfondito e bocciato in sede tecnica». Come dire, inutile insistere.
Nel frattempo, dopo il blitz con cui l’altra mattina Bitonci e una decina di suoi fedelissimi hanno interrotto l’illustrazione dell’architetto Striolo, il tema del nuovo ospedale approderà domani sera in consiglio comunale. Giordani, pressato dall’opposizione, ha promesso che l’argomento verrà affrontato all’inizio della seduta. E così sarà, a meno d’imprevedibili dietrofront.
Il sindaco dovrebbe prendere la parola prima dell’ora solitamente dedicata alle interrogazioni, ribadendo un concetto in particolare. E cioè che l’area di proprietà del Municipio a Padova Est, che il suo predecessore aveva offerto alla Regione proprio per costruirvi il nuovo ospedale, non può essere ceduta gratuitamente perché verrebbe prodotto un danno erariale. Il centrodestra, tanto più dopo ciò che è accaduto due giorni fa, assicura battaglia. Prepariamoci, dunque, all’ennesima infuocata assemblea. Come peraltro avviene da inizio legislatura
IL Corriere del Veneto – 15 ottobre 2017