Ieri, nella tarda mattinata, il sindaco stava compilando le carte. Nonostante la spossatezza della lunga notte del consiglio, il primo della sua gestione e terminato alle quattro del mattino, era intento a preparare i fogli da inoltrare alla Procura competente. «Forse una volta sola – ha affermato Massimo Bitonci, primo cittadino – in 20 anni di carriera politica, ho visto una cosa del genere.
È una minaccia vera e propria, quella esercitata con la mozione pregiudiziale del Pd, diretta a condizionare l’operato del Consiglio, di recente rinnovato e pertanto composto da persone spesso giovani e teoricamente condizionabili. In teoria, perché poi la maggioranza non ha preso sul serio quelle righe».
L’argomento è l’ospedale di Padova. In sintesi: i consiglieri di maggioranza Davide Favero, Alain Luciani e Manuel Bianzale avevano proposto una mozione che impegna il Comune «a predisporre un’ipotesi progettuale per la realizzazione di una nuova struttura ospedaliera nell’attuale sito di via Giustiniani», misura tesa a evidenziare «i vantaggi che verrebbero dal recupero urbanistico dell’area». Ma nell’accesa discussione il Pd aveva piazzato una mozione pregiudiziale, posta all’attenzione di tutti i consiglieri; nella versione originale, si leggeva che «i costi della progettualità sono impropri per il Comune e oggetto di controllo da parte della Corte dei Conti. Se attiverà il dispositivo di questa mozione a nostro avviso ci sono gli estremi di un ricorso alla Corte dei Conti. I consiglieri devono rendersi conto che votando una proposta di costi impropri ci si assuma una responsabilità individuale». Lo scritto è firmato dai piddini Gianni Berno, Andrea Micalizzi, Margherita Colonnello, Andrea Breda e Claudio Piron; nonché da Jacopo Silva, di «Con Ivo Rossi sindaco per Padova». Secondo Bitonci il riferimento al danno patrimoniale e all’intervento della Corte dei Conti costituiscono una minaccia. Di qui la compilazione della denuncia. Secondo Berno «il sindaco ha perso le staffe: la sua denuncia è un segnale grave e inaccettabile. Significa che, con le nostre critiche al bilancio, abbiamo colto nel segno. Quanto a Bitonci, ha creato un clima indecente». Per Piron «è un’intimidazione, la sua: vuole annientare l’opposizione; vuole chiuderci la bocca. E poi, ci ha offeso, con allusioni che valuteremo con attenzione. Nel complesso, una pagina tristissima per il consiglio comunale». Per Micalizzi «la verità è che il bilancio è debole e attaccabile: vuole nascondere questo fatto con azioni di questo tenore». Al di là della querelle, il sindaco ieri ha rivelato, in tema di ospedale, che della questione si sta occupando, gratis, il presidente dell’associazione italiana ingegneri clinici, Werner Rainer, che affianca i tecnici comunali. «L’idea è quella di una generale riorganizzazione degli spazi dell’ospedale – ha affermato Bitonci – in vista di una nuova ipotesi progettuale. Si pensa, peraltro, a un accordo con «Aps opere e servizi», per lo spostamento dell’obitorio nel Cimitero Maggiore. In molte città europee, l’obitorio è al camposanto. Perché non a Padova? E poi bisogna considerare sia gli spazi che i posti letto. Quanto ai costi, secondo una proiezione regionale, il nuovo su vecchio verrebbe a costare, in tutto, 829,4 milioni; il nuovo su nuovo (a Padova Ovest) 912,4, 83 milioni in più».
Marco de’ Francesco – Corriere del Veneto – 6 agosto 2014