Allevatore trova l’animale morto e un’impronta. La polizia provinciale analizzerà un ciuffo di peli preso dalla staccionata
BELLUNO – Manca ancora l’ufficialità, ma nella sostanza pare che non ci siano molti dubbi: un orso torna a frequentare i prati e i boschi della valle di Zoldo. E lo fa a distanza di quasi 14 anni dalla precedente comparsa, allorché il passaggio del plantigrado era stato segnalato poco a monte di Fornesighe, in località Launéde, a inizio di settembre del 1998.
Ma se allora il mammifero si era limitato a far man bassa di susine e a svuotare l’intestino, stavolta è stato più determinato. A farne le spese, il piccolo gregge di pecore custodite a Casal da Fausto Corazza, poco oltre la propria abitazione: «L’altra mattina con stupore ho riscontrato che dal recinto mancava una delle pecore che accudisco nella buona stagione; per rinvenirla non ho dovuto cercare molto, ma purtroppo con disappunto l’ho trovata poco oltre il recinto, completamente squartata».
Che a ridurla in quelle condizioni non potesse essere stato che un orso, Fausto è praticamente certo. E l’indomani mattina anche la carcassa dell’ovino era stata rimossa da “ignoti”, ad indicare un ritorno del predatore sul “luogo del delitto”. «Ho avvisato subito la polizia provinciale, che è arrivata, ha prelevato un ciuffo di peli impigliati sulla staccionata per analizzarli, confermando comunque i miei sospetti». Sullo steccato, nonostante la pioggia dei giorni successivi, si riconosce ancora il segno di una zampata del grosso mammifero. «Ci mancava anche questa! Ora le pecore superstiti se ne stanno accucciate e impaurite dietro il recinto».
Gazzettino.it – 28 maggio 2012