Luigi D’Ambrosio Lettieri, senatore di Fi, vice presidente della Fofi (Federazione degli ordini dei farmacisti) e rieletto per il triennio 2015-2017 presidente dell’Ordine dei farmacisti del Bat (Barletta-Andria-Trani), deve lasciare quest’ultimo incarico per incompatibilità col ruolo di parlamentare. E se si ricandiderà alla vice presidenza della Fofi, scatterà la medesima incompatibilità.
Incompatibilità che varrà, se si ricandideranno, anche per il presidente della Fofi, Andrea Mandelli, e per la presidente Ipasvi, Annalisa Silvestro.
Parola del commissario anti corruzione Raffale Cantone, che ieri sera è stato sentito in audizione dalle commissioni Affari costituzionali e Affari sociali della Camera. Oggi l’Anac formalizzerà una suo nuova delibera, da recapitare agli Ordini. E presumibilmente al Parlamento, al quale ieri Cantone ha lasciato una bozza. Aspetti salienti: il discrimine l’assunzione della carica prima o dopo l’entrata in vigore del Dlgs 39/2013 che disciplina le incompatibilità. E un punto fermissimo, afferma Cantone: quei ruoli di presidente o di vice presidente hanno caratteri di poteri gestionali.
Ora si aspettano le reazioni e le decisioni conseguenti. Anche della giunta del Parlamento. Sul quale però piombano a questo punto parole e interpretazioni pesanti come macigni, quelle di Cantone appunto.
Ma anche l’affondo scagliato nell’audizione dai pentastellati, che tra l’altro accusano la gestione degli Ordini, gli avvocati che hanno difeso la loro causa ma che da giudici della Consulta (Flick e Cassese) avevano espresso ben altre sentenze, il ruolo lobbistico dei alcuni presidenti per far cambiare la legge al Senato nel Ddl di delega per la riforma della Pa. Nel segno di una vicenda che sta diventando sempre più triste.
Il documento di Raffaele Cantone
Le domande dei M5S a Cantone in audizione
Il Sole 24 Ore sanità – 13 marzo 2015