“E’ di ieri la risposta del Ministero della salute ad una precisa richiesta della nostra Associazione che mette una pietra tombale su ogni tipo di interpretazione machiavellica della norma, ribadendo che le disposizioni contenute nella direttiva sull’orario di lavoro 2003/88/CE si applicano anche ai medici in formazione”. Così il sindacato della dirigenza medica interviene sulla questione specializzandi.
“Nonostante la diffida Anaao Assomed inviata in dicembre ai Rettori degli atenei italiani, continuiamo a ricevere segnalazioni di gravi irregolarità riguardo l’applicazione della recente normativa sugli orari di lavoro da parte dei Direttori di Scuola di Specializzazione. Come è ormai noto, il 25 novembre 2015 è entrata in vigore la legge 161/2014 riguardante la normativa europea in materia di orario di lavoro e riposi per i professionisti sanitari (D.lgs. 66/2003 – 2003/88/CE). Essa vale anche per i medici in formazione, nonostante qualche accademico abbia sollevato dubbi in proposito, di fatto infrangendo volontariamente la legge”. Così l’Anaao, in una nota, torna a ribadire la validità del nuovo orario di lavoro anche per gli specializzandi.
“Anche l’Osservatorio Nazionale per la Formazione medico-specialistica del Miur ha recentemente formulato un parere con il quale ha ribadito che ‘l’impegno richiesto per la formazione specialistica […] è in ogni caso pari a quello previsto per il personale medico del Ssn a tempo pieno e pertanto vanno considerati anche per il medico in formazione specialistica analoghi schemi di impegno orario giornaliero’. Il parere di tale Osservatorio – prosegue la nota – è purtroppo stato oggetto di bieca strumentalizzazione da parte di alcuni atenei italiani, che sono incredibilmente arrivati ad affermare, con congetture bizzarre e pindariche, che la normativa non valeva per i medici in formazione.
E’ di ieri la risposta del Ministero della salute ad una precisa richiesta della nostra Associazione che mette una pietra tombale su ogni tipo di interpretazione machiavellica della norma, con buona pace degli Universitari dissidenti: ‘Le disposizioni contenute nella direttiva sull’orario di lavoro 2003/88/CE, che consolida e sostituisce le precedenti direttive 93/104/CE e 2000/34/CE, si applicano anche ai medici in formazione’”.
“L’Anaao Assomed si è finora astenuta nel segnalare le numerose irregolarità all’ispettorato del lavoro per i medici in formazione, pur già esistendo tutti i formali requisiti per poterlo fare, ma ora si rende necessario far partire una seconda e ultima lettera di diffida, così che nessuno potrà appellarsi al ‘Ma io non lo sapevo’. Anaao Giovani auspica che la legge venga dunque finalmente rispettata da tutti i Direttori di Scuola di Specializzazione, senza se e senza ma, e – conclude – invita tutti i giovani colleghi a partecipare alla nostra survey sull’applicazione della normativa sugli orari di lavoro nell’ambito formativo universitario post-laurea”.
QS – 12 marzo 2016