“Siamo pronti a sostenere l’immenso contenzioso legale per il diritto dei medici a curare e dei cittadini ad essere curati in condizioni organizzative improntate a standard di sicurezza europei”. La polemica dopo la scadenza del richiamo Ue all’adeguamento dei periodi minimi di riposo. Un’azione legale contro il Governo italiano per chiedere il risarcimento dei danni derivanti dalla lesione dei diritti previsti dalla Direttiva europea. E’ questo il provvedimento – annuncia il Segretario Costantino Troise – che i medici e dirigenti sanitari saranno costretti a prendere di fronte all’assordante silenzio che il Governo continua ad opporre alla richiesta della Commissione europea di applicare la Direttiva 2003/88/CE che prevede il rispetto del diritto dei medici e dirigenti del Ssn a periodi minimi di riposo giornaliero e a limitare il tempo di lavoro massimo settimanale.
Una mancata risposta che farà scattare l’azione sanzionatoria della UE nei confronti dell’Italia, con costi, anche economici, a carico dei cittadini.
Un silenzio preoccupante perché sembrano emergere posizioni oltranziste, già manifestatesi in passato, su questa delicata materia nonostante le assicurazioni fornite dal Ministro Beatrice Lorenzin in un recente question time alla Camera.
La vicenda assume, peraltro, un significato più ampio – aggiunge Troise – visto che la letteratura scientifica internazionale collega direttamente la deprivazione del riposo e gli orari prolungati di lavoro dei medici ad un netto incremento degli eventi avversi e del rischio clinico per i pazienti. La salvaguardia della salute degli operatori sanitari assume, quindi, un’importanza strategica che va ben oltre il mero ambito contrattuale o l’interesse particolare di una categoria professionale, coinvolgendo il tema della sicurezza delle cure e quindi la tutela della salute dei cittadini che si rivolgono alle strutture ospedaliere.
Oramai le esigenze economiche prevalgono sull’obbligo di garantire la sicurezza delle cure. Il taglio del personale nelle aziende sanitarie, lento ma progressivo ed inesorabile, legato al blocco del turn over sancito dalle finanziarie e dai piani di rientro delle Regioni ha creato condizioni di lavoro drammatiche e non più sostenibili.
L’Anaao Assomed- conclude la nota del sindacato – è pronta a sostenere l’immenso contenzioso legale per il diritto dei medici a curare e dei cittadini ad essere curati in condizioni organizzative improntate a standard di sicurezza europei.
Quotidiano sanita – 5 agosto 2013