I 193 Paesi membri dell’Onu riuniti in questi giorni a New York faranno il punto e proporranno soluzioni su quella che è stata definita “la più grande sfida della Medicina contemporanea”. È la quarta volta nella storia che un tema di salute è al centro dei lavori dell’Assemblea. Prevista una dichiarazione finale che impegnerà in 15 punti i paesi membri nel raggiungimento di una serie di obiettivi di salute pubblica
Giornata storica per la lotta all’antibiotico-resistenza. I 193 Paesi membri dell’Onu sono riuniti nella sede di New York per fare il punto e proporre soluzioni su quella che è stata definita “la più grande sfida della Medicina contemporanea”. Dai lavori – che termineranno intorno alla mezzanotte ora italiana – uscirà una dichiarazione che impegnerà gli Stati membri nel raggiungimento di una serie di obiettivi di salute pubblica.
La bozza è già pronta e riassume in 15 punti le linee programmatiche di azione, articolate in una roadmap simile a quella ipotizzata per combattere i cambiamenti climatici.
Si stima che ogni anno muoiano oltre 700 mila persone nel mondo a causa dell’antibiotico-resistenza. Si tratta di una stima approssimata per difetto, in quanto non si dispone di un sistema di monitoraggio globale.
L’Onu affronta un tema di salute pubblica per la quarta volta. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, prima di oggi, si era occupata di Hiv, malattie croniche e dell’epidemia di Ebola.
In apertura del meeting, i rappresentanti dei Paesi membri hanno riaffermato l’impegno a sviluppare piani di azione per contrastare l’antibiotico-resistenza (AMR) sulla base del Global Plan on Antimicrobial Resistance, messo a punto nel 2015 dall’OMS in collaborazione con la FAO e la World Organisation for Animal Health (OIE).
La lotta all’antibiotico-resistenza, infatti , si combatte anche sul fronte agricolo e veterinario, giacché svolgono un ruolo preponderante la catena alimentare e i cicli produttivi dei settori agricolo e dell’allevamento.
“L’AMR ha lanciato una sfida fondamentale alla salute umana, al suo sviluppo e alla sua sicurezza – ha detto Margaret Chan, Direttore Generale dell’OMS – Gli impegni di oggi devono tradursi in azioni efficaci per la salute umana, animale e per la salvaguardia dell’ambiente”.
“Quello dell’antibiotico-resistenza non è un problema che rimane confinato agli ospedali, alle fattorie o alla produzione alimentare- ha aggiunto JoséGraziano da Silva, Direttore Generale della FAO- Ogni settore delle attività umane deve sentirsi coinvolto nell’uso responsabile degli antibiotici”.
I leader presenti oggi a New York lavoreranno a stretto contatto con la World Bank e altri importanti stakeholder e faranno nuovamente il punto della situazione a settembre 2018.
Assemblea generale delle Nazioni Unite – Riunione di alto livello:programma e documenti
QS – Marco Landucci – 21 settembre 2016