Via libera del Parlamento europeo al regolamento sulla revisione dei controlli ufficiali. Insieme al regolamento sull’Animal Health Law, approvato in seduta plenaria sempre martedì 15 aprile, va a costituire il cosiddetto Product Safety and Market Surveillance Package. Le due proposte riformano e semplificano le norme europee sulla salute animale e la catena alimentare. Una revisione che mira a superare le carenze attuali e a migliorare la trasparenza per combattere le frodi alimentari e garantire un pronto intervento nelle situazioni di emergenza. Il Parlamento Ue punta inoltre a rafforzare la vendita dei prodotti agricoli verso l’estero. Il regolamento sui controlli ufficiali nella catena alimentare presentato dal relatore Mario Pirillo (Pd) è stata adottato in sessione plenaria con 565 voti a favore, 51 contrari e 29 astensioni. Il testo originario. Il testo approvato (parte 7)
I deputati hanno adottato emendamenti per controlli più severi e per contrastare le frodi alimentari, oltre che per alleggerire il lavoro amministrativo delle piccole imprese. Si ipotizzano anche controlli incrociati della produzione tra i vari Paesi. Entrambe le proposte, sulla sanità animale e sui controlli ufficiali, sono approdate all’Europarlamento dopo esame ed emendamenti a cura delle competenti commissioni parlamentari europee.
Le modifiche fondamentali approvate dal Parlamento europeo riguardano:
– Una definizione più precisa delle responsabilità e norme più coerenti in tutti i settori per i fabbricanti, gli importatori e i distributori, per garantire la sicurezza di tutti i prodotti di consumo. Ciò significa anche ridurre i costi di adeguamento alla normativa per le imprese, in particolare per le piccole e medie imprese.
– Un’unica serie di norme coerenti per la vigilanza del mercato, che offrono strumenti più efficaci per consentire agli organismi nazionali di vigilanza di far rispettare la sicurezza e di adottare misure contro i prodotti pericolosi e non conformi. Ciò si traduce in prodotti sicuri e conformi in tutta l’UE con un livello di protezione ancora più elevato, consentendo un maggiore fiducia dei consumatori nel mercato interno.
– Miglioramento della tracciabilità dei prodotti di consumo, consentendo risposte rapide ed efficaci in caso di problemi in materia di sicurezza. A tal fine i fabbricanti e gli importatori dovranno inoltre garantire che i prodotti (o i loro imballaggi) rechino l’indicazione del rispettivo paese d’origine. Per i prodotti fabbricati nell’UE, le imprese potranno scegliere di indicare un determinato paese dell’UE o “UE” quale luogo di origine.
– Istituzione di un sistema di vigilanza del mercato maggiormente cooperativo nell’UE. Un migliore coordinamento dei controlli di sicurezza dei prodotti consente di eliminare la concorrenza sleale da parte di operatori disonesti o scorretti.
– Procedure semplificate per la notifica dei prodotti pericolosi e sinergie tra il sistema di allarme rapido esistente (RAPEX) e il sistema di informazioni e comunicazione per la vigilanza del mercato (ICSMS).
La proposta sarà trasmessa al Consiglio per l’approvazione definitiva. In seguito all’adozione del Consiglio, la nuova normativa dovrebbe concludere l’iter nel 2015. Le norme saranno applicate dalle autorità nazionali responsabili della vigilanza del mercato nei paesi dell’UE.
I controlli ufficiali della catena alimentare serviranno dunque a mantenere un alto livello di protezione della salute e a garantire che le disposizioni relative al settore agroalimentare siano attuate correttamente. La capacità dell’Unione Europea di esportare verso i Paesi terzi si basa infatti anche sugli standard di sicurezza molto rigorosi, che rappresentano un valore aggiunto.
I deputati europei ricordano infatti che l’industria agroalimentare rappresenta il secondo settore UE in via d’importanza, con una produzione totale della catena alimentare di circa 750 miliardi di euro l’anno. Hanno quindi adottato emendamenti per controlli più severi e per contrastare le frodi alimentari, oltre che per alleggerire il lavoro amministrativo delle piccole imprese. Si ipotizzano anche controlli incrociati della produzione tra i vari Paesi. Il Parlamento ha votato le proposte in prima lettura ed ora il lavoro svolto potrà essere preso in considerazione per nuovi negoziati con i Paesi UE.
Inoltre, seguendo l’esempio del Parlamento, il Consiglio e la Commissione UE hanno deciso di supportare la promozione dell’agricoltura europea sul mercato unico e verso i Paesi terzi. Le campagne di promozione all’estero si concentreranno sugli elevati standard di sicurezza alimentare, di benessere degli animali e di tracciabilità, oltre che sulle norme per la sostenibilità che i produttori europei devono soddisfare.
I finanziamenti per la campagna di promozione dovrebbero provenire esclusivamente dall’UE. Gli Stati membri dovranno dunque offrire il proprio contributo economico. Ma per compensare un’eventuale mancanza di finanziamenti da parte dei produttori, le istituzioni hanno seguito l’esempio del Parlamento e consentito all’UE di aumentare la propria quota di finanziamento.
Tutte le campagne di promozione e informazione ammissibili all’interno dell’UE e all’estero dovrebbero avere diritto al 70% – 80% di co-finanziamento. In caso di gravi problemi di mercato o di perdita di fiducia dei consumatori, la quota dell’UE dovrebbe salire all’85% e potrebbe crescere di altri 5 punti per gli Stati membri in difficoltà finanziarie.
Potrebbero infine essere previsti sostegni speciali per i vini a denominazione di origine protetta e controllata e per prodotti come pane, pasta, cotone, cioccolato, sale e mais. Il testo già approvato dal Parlamento dovrà ricevere l’approvazione formale del Consiglio Europeo.
Il relatore Pirillo (Pd): creati centri europei contro frodi cibo
Via libera del Parlamento europeo “al regolamento sui controlli ufficiali nella catena alimentare, che prevede anche la creazione di centri europei di riferimento contro la frode alimentare”. In questo modo, afferma l’eurodeputato Mario Pirillo (Pd), relatore in commissione Ambiente, Sanità e Sicurezza alimentare del regolamento Ue sui controlli ufficiali per la catena alimentare, “l’Ue potrà finalmente avviare il percorso per garantire ai cittadini un cibo davvero sicuro. Un passo reso necessario e urgente dopo i tanti scandali di cui si è avuta notizia, tra cui quello delle carni equine all’Ikea”. La nuova normativa é stata approvata a larghissima maggioranza dall’Aula di Strasburgo.
“Sono tante – spiega Pirillo – le norme contenute nel provvedimento che contribuiranno a restituire fiducia ai cittadini. Fra queste c’é la frequenza minima dei controlli per tutti i Paesi e l’esenzione dal pagamento delle tariffe obbligatorie da parte delle imprese agricole e delle micro imprese: un segnale chiaro che speriamo che il Consiglio Ue vorrà riconfermare”. Il provvedimento garantisce una maggiore trasparenza in quanto – conclude l’eurodeputato – “gli esiti dei controlli saranno pubblicati dalle autorità competenti, dando così ai cittadini la possibilità di conoscere i risultati delle ispezioni svolte”. (ANSA).
Agricoltura Ue, aziende agricole esonerate da pagamento controlli ufficiali
“Anche in questa ultima plenaria, la Commissione Agricoltura ha raggiunto due importanti obiettivi per le imprese agroalimentari”. Così Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, ha commentato l’esito della sessione odierna di voto in Aula, durante la quale sono passati il regolamento promozione e l’emendamento riguardante l’esclusione delle aziende agricole dal pagamento previsto dalla nuova normativa sui controlli ufficiali per la filiera alimentare.
“La determinazione della Comagri – ha sottolineato De Castro – è riuscita ad avere il consenso della plenaria su due temi fondamentali per produttori agricoli e imprese. Siamo riusciti ad aumentare il cofinanziamento europeo per il programma di promozione dei prodotti agricoli e abbiamo incluso tra i destinatari delle risorse anche i settori ortofrutticolo e vitivinicolo che la Commissione Ue aveva estromesso. Ma oggi – ha proseguito De Castro – abbiamo raggiunto anche un altro importante risultato”.
L’Aula ha accolto a larga maggioranza l’emendamento firmato da De Castro e dai molti coordinatori Comagri che esonera le aziende agricole dal pagamento dei controlli ufficiali introdotto per l’intera filiera.
“Una scelta sostenuta anche dal relatore Mario Pirillo per non gravare la componente più debole del sistema agroalimentare di ulteriori oneri – ha detto De Castro -. Nonostante l’opposizione della Commissione Ambiente del Parlamento europeo, oggi abbiamo rivendicato in Aula la necessità di agevolare le imprese agricole non opprimendole con ulteriori costi e abbiamo vinto. Un altro traguardo concreto che chiude questa legislatura, tenendo fede agli obiettivi di sostegno e crescita che hanno guidato fino ad oggi il nostro lavoro e che ci auguriamo possano guidare l’Europa di domani”. (Agronotizie)
16 aprile 2014