Il Senato approva le quote rosa nei cda – Ok della Camera allo statuto delle imprese Via libera a tempo di record della commissione Finanze della Camera al disegno di legge sulle quote rosa.
Alla seconda seduta la Commissione ha completato l’esame del testo, senza modifiche, respingendo i 3 emendamenti presentati dal leghista Pieguido Vanalli. Il provvedimento è stato ora inviato alle commissioni competenti, Giustizia e Affari costituzionali, per il parere. Si vuole chiedere alla presidenza della Camera di votare il provvedimento in sede legislativa, quindi direttamente in commissione senza passaggio in aula. Per avanzare la richiesta è necessario l’accordo di tutti i gruppi.
Dal 2015 un terzo di donne nei Cda
Il provvedimento prevede che le donne entrino per legge nei cda delle società quotate. Per i rinnovi dei consigli d’amministrazione delle società quotate e delle controllate pubbliche sarà, infatti, necessario prevedere la presenza di un quinto di donne a partire dal 2012 e un terzo dal 2015. È però un provvedimento di durata limitata: vale, infatti, per tre mandati dei cda e dei collegi sindacali. Una rivoluzione “in rosa” che sarà operativa 12 mesi dopo l’approvazione della legge. È anche previsto un sistema sanzionatorio: chi non rispetta le nuove regole riceverà una diffida della Consob a reintegrare il cda o i collegi entro quattro mesi. Nuova diffida a reintegrare entro tre mesi in caso di ulteriori inadempienze. Per chi non si adegua scatta a questo punto la decadenza del consiglio d’amministrazione o degli organi di controllo. Ci sono anche sanzioni pecuniarie: da 100mila a un milione di euro per i cda e da 20mila a 200mila per i collegi sindacali. L’autorità di vigilanza per le società quotate sarà la Consob, mentre per le controllate pubbliche non quotate sarà un regolamento del governo a decidere.
Ilsole24ore.com – 29 marzo 2011