La prossima settimana l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) consegnerà una propria valutazione preliminare di un nuovo studio in cui si afferma che sussistono motivi di preoccupazione in merito alla tossicità potenziale di un erbicida che contiene glifosato e del mais NK603 geneticamente modificato e resistente agli erbicidi.
Una task force multidisciplinare istituita dall’Autorità analizzerà l’articolo di Séralini et al. e pubblicherà una valutazione scientifica iniziale come primo passo di un processo a due stadi.Nel caso vengano individuate lacune nelle informazioni fornite, l’EFSA si metterà in contatto con gli autori della pubblicazione per richiedere maggiori precisazioni in merito alla metodologia impiegata nello studio, che si è svolto nell’arco di due anni.La documentazione supplementare contribuirebbe a rendere più completa la seconda parte della valutazione, che l’EFSA pubblicherà nelle settimane a venire.Durante tutto il processo l’EFSA collaborerà strettamente con le agenzie di sicurezza alimentare degli Stati membri. La questione verrà dibattuta anche con i rappresentanti nazionali che questa settimana partecipano alla riunione del foro consultivo dell’EFSA.La valutazione dello studio viene effettuata da un gruppo di scienziati EFSA che fa capo alle unità che si occupano di OGM, pesticidi e valutazione scientifica, ma, se necessario, si potrà far ricorso a competenze esterne. La richiesta di parere scientifico è pervenuta all’EFSA dalla Commissione europea a seguito della pubblicazione dello studio di Séralini et al. sulla rivista scientifica Food and Chemical Toxicology del 19 settembre 2012.L’EFSA è stata invitata a esaminare la rilevanza dei risultati dello studio nell’ambito del proprio mandato a monitorare, su base continuativa, gli sviluppi scientifici afferenti la propria attività.
30 settembre 2012