Il Senato ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che impegna il Governo ad adottare la clausola di salvaguardia sull’utilizzo degli Ogm in agricoltura, prevista da una direttiva della Cee del 2001 “a tutela della salute umana, dell’ambiente e del modello economico e sociale del settore agroalimentare”.
Il documento unitario invita, inoltre l’Esecutivo, a “rafforzare la già efficace opera di monitoraggio e controllo posta in essere con il coinvolgimento del Corpo forestale dello Stato, il quale da tempo effettua verifiche per evitare la contaminazione tra colture geneticamente modificate e non e per controllare l’eventuale presenza di sementi transgeniche non autorizzate”.“Una intesa positiva che apre la strada all’avvio delle procedure per l’attivazione della “clausola di salvaguardia” da parte del Governo per scongiurare in Italia qualsiasi rischio di contaminazione – commenta soddisfatto il presidente della Coldiretti, Sergio Marini -. Dopo il positivo pronunciamento del Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo ci aspettiamo ora che tale obiettivo sia condiviso anche dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin a cui spetta per competenza l’avvio delle procedure. Il ricorso alla clausola di salvaguardia – ricorda Marini – è già stato richiesto in più occasioni dalle amministrazioni regionali ed è uno strumento esercitato da alcuni Stati membri dell’Ue in relazione a nuove evidenze scientifiche che evidenziano l’impatto degli Ogm anche su aspetti diversi da quelli economici”. Non va dimenticato che sulla base dell`indagine Coldiretti-Swg relativa ad ottobre 2012 quasi sette italiani su dieci considerano oggi gli organismi geneticamente modificati meno salutari di quelli tradizionali: una motivazione in più che va a rafforzare l’esigenza di garantire l’agricoltura e il territorio da forme di inquinamento genetico e assicurare la competitività delle nostre produzioni tradizionali e di qualità.
22 maggio 2013