«Sappiamo tutti benissimo cosa pensa il presidente della Regione Luca Zaia del nuovo ospedale di Padova Est e cosa ha fatto nell’ultimo anno e mezzo insieme con Massimo Bitonci per giungere a un obiettivo ben preciso. Lo dico in maniera molto chiara, di modo che il messaggio arrivi dove deve arrivare. Se, quando avrà i poteri per farlo, il commissario prefettizio Michele Penta non firmerà l’accordo di programma, si assumerà una responsabilità personale, in nome e per conto del Comune, nei confronti della Regione.
Che, a quel punto, gli chiederà i danni. Lo dico in maniera chiara. Se non altro perché stiamo parlando del nuovo ospedale non solo dei padovani, ma di tutti i veneti. Pertanto, un commissario non può permettersi, in nessun modo, di fermare un investimento strategico di questo livello».
A sganciare la bomba, con a fianco (tra i tanti) l’ex sindaco Bitonci, il segretario provinciale della Lega Andrea Ostellari e gli assessori regionali Roberto Marcato e Giuseppe Pan, è stato il presidente della commissione Sanità a palazzo Ferro Fini, Fabrizio Boron.
L’altra sera allo Spiller di via Fornace Morandi durante la cena organizzata dal Carroccio padovano per il classico scambio di auguri natalizi, Boron ha lanciato senza mezzi termini un palese avvertimento al commissario Penta. Le parole di Boron, ascoltabili in un video pubblicato sulla pagina Facebook di Bitonci, non lasciano evidentemente spazio ad alcuna interpretazione. E, non solo data la presenza di Marcato e Pan ma visto anche il fatto che viene espressamente citato, si è portati a pensare che l’ex assessore comunale abbia riportato quella che è la posizione del governatore Zaia. Una posizione molto netta: se Penta, quando sarà nominato commissario straordinario, non sottoscriverà l’accordo di programma per il nuovo ospedale di Padova Est, la Regione gli chiederà i danni. In proposito, come noto, il prefetto napoletano non si è mai sbottonato più di tanto. Innanzitutto perché non si sa ancora (la decisione del capo dello Stato Sergio Mattarella deve arrivare entro la metà di febbraio) se da prefettizio diventerà commissario straordinario (incarico che darebbe i poteri per firmare) oppure se la scelta cadrà su un’altra persona.
«Non ho mai sostenuto che avrei firmato l’accordo sul nuovo ospedale – ha ricordato Penta una decina di giorni fa – Ho soltanto detto che avrei analizzato la vicenda per trovare casomai una soluzione. E’ una cosa un po’ diversa». Inoltre, stuzzicato sull’argomento, il commissario aveva aggiunto: «Diciamo che, studiando tutte le carte, mi sono chiaramente fatto un’idea sulla decisione da prendere. Ma preferisco non anticipare nulla». E la decisione di non esporsi è assolutamente comprensibile visto che il commissario si trova preso letteralmente tra due fuochi. Da una parte, Bitonci e la Lega che lo pressano affinché firmi il prima possibile. E dall’altra, invece, Pd e centristi (l’ultimo, in ordine di tempo, è stato l’ex sindaco Flavio Zanonato) che lo invitano a soprassedere per far sì che una scelta di tale importanza (e destinata in qualche modo a influenzare la campagna elettorale) venga presa dal prossimo primo cittadino. Chi la spunterà?
Davide D’Attino – Il Corriere del Veneto – 18 dicembre 2016