La Commissione Ue ha pubblicato la proposta di deregolamentazione dei nuovi Ogm, e il testo è addirittura peggiorativo rispetto alla bozza trapaleta. Se viene approvato il testo, addio tracciabilità e etichettatura. Coro di reazioni negative in tutta Ue
La Commissione Ue ha pubblicato la proposta di deregolamentazione dei nuovi Ogm, e il testo è addirittura peggiorativo rispetto alla bozza resa pubblica da Crocevia, in cui erano considerate delle eccezioni. Se viene approvato il testo, addio tracciabilità e etichettatura.
La Commissione Europea, nel dettaglio, vuole esentare i nuovi Ogm dall’etichettatura, sottoponendoli a un percorso autorizzativo più rapido e su due livelli. L’idea è infatti creare altre due categorie di Ogm, che seguirebbero un iter di autorizzazione diverso da quello previsto oggi, che obbliga i produttori alla valutazione del rischio, la tracciabilità e ad etichettare alimenti e mangimi geneticamente modificati.
Il nuovo regolamento ipotizza un percorso parallelo e più agile per le cosiddette New Genomic Techniques (Ngt), ribattezzate in Italia come Tecniche di Evoluzione Assistita (Tea). La Dg Sante propone di considerare piante Ngt di “categoria 1”: quelle che “potrebbero anche essere presenti in natura o prodotte tramite riproduzione convenzionale”. Per queste sarà necessario soltanto notificare la messa in commercio alle autorità competenti (anche chiedendo di mantenere confidenziali le informazioni).
Saltata l’eccezione per i nuovi Ogm resistenti agli erbicidi
Nessuna etichettatura, valutazione del rischio o tracciabilità sarà richiesta. E pure l’eccezione per gli Ngt resistenti agli erbicidi, inserita nella bozza, è saltata. Verrà inoltre costituito un registro pubblico delle NGT considerate di categoria 1. L’equivalenza tra nuovi Ogm e piante che si possono trovare in natura è fissata dalla proposta in un allegato specifico. Verranno considerate equivalenti tutte le piante Ngt ottenute con massimo 20 diverse modifiche genetiche, tra cui:
- sostituzione o inserimento di massimo 20 nucleotidi (le molecole fondamentali che costituiscono DNA e RNA);
- cancellazione di qualsiasi numero di nucleotidi;
- inversione di una sequenza composta da qualsiasi numero di nucleotidi;
- introduzione di sequenze di DNA prelevato da organismi della stessa specie.
Conta più la quantità che la sostanza dell’intervento
In sostanza, non si presta alcuna attenzione alla qualità delle modifiche, ma solo al numero, negando implicitamente un fatto acclarato, cioè la capacità delle NGT di modificare regioni genomiche che contengono meccanismi di protezione non scalfibili da altre tecniche di breeding.
Fonte: Il Salvagente