Fatta. La prima scrematura dei 278 candidati al ruolo di direttore generale delle 24 aziende sanitarie è stata ultimata dalla «Praxi», l’azienda che si è aggiudicata l’appalto regionale per un compenso di 38.599 euro. L’impresa di Torino, forte di 12 sedi in Italia (tra cui Padova e Verona) e all’estero, dopo l’esame dei curricula ha assegnato un punteggio a ciascun nome in lizza. Ne è nata una griglia con i migliori 55 — consegnata al segretario regionale della Sanità, Domenico Mantoan —, che in questi giorni sono stati convocati nell’ufficio padovano della «Praxi» per un colloquio. La precedenza, nell’esame dei 55, è andata ai dg in carica che hanno superato questo step iniziale. Intanto voci danno Mantoan quotato per una poltrona al ministero della Salute. In quel caso la poltrona di segretario della Sanità potrebbe andare a Claudio Dario
Ma torniamo ai Dg in carica che hanno superato il primo step e cioè Fernando Compostella (Usl 1 di Belluno, sentito ieri), Bortolo Simoni (Usl 2 di Feltre), Valerio Alberti (Usl 3 di Bassano), Ermanno Angonese (Usl 4 di Thiene), Renzo Alessi (Usl 5 di Arzignano), Claudio Dario (Usl 7 di Pieve di Soligo e Usl 9 di Treviso), Tiziano Mason (Usl 8 Asolo), Arturo Orsini (Usl 13 di Mirano), Giuseppe Dal Ben (Usl 14 di Chioggia e 19 di Adria), Francesco Benazzi (Usl 15 di Cittadella), Giovanni Pavesi (Usl 17 di Este) Adriano Marcolongo (Usl 18 di Rovigo, da «intervistare» oggi), Maria Giuseppina Bonavina (Usl 20 di Verona), Daniela Carraro (Usl 21 di Legnago), Alessandro Dall’Ora (Usl 22 di Bussolengo) e Sandro Caffi (Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona, Aoui). Quest’ultimo ha sostenuto «l’esame» benchè il suo contratto sia stato appena rinnovato in virtù della neonata Aoui. E quindi non scada il 31 dicembre, come gli altri. Accanto a loro, la «Praxi» ha convocato Tiziano Zenere, già dirigente in Regione e ora direttore amministrativo a Bassano.
Tra i manager in uscita (che in questi giorni stanno sfilando a Palazzo Balbi per le consegne di fine mandato) non sono in corsa Pier Carlo Muzzio, perchè già confermato alla guida dell’Istituto oncologico veneto non più come commissario straordinario ma come dg, Paolo Stocco (Usl 10 di San Donà), che ha ritirato il curriculum, e Antonio Padoan (Usl 12 Veneziana), il quale non ha ripresentato domanda. L’hanno invece inoltrata Adriano Cestrone (Azienda ospedaliera e Usl 16 di Padova) e Antonio Alessandri (Usl 6 di Vicenza), non ancora chiamati perchè superano il limite di età dei 65 anni, inserito nel decreto Balduzzi. Entrambi hanno inoltre completato due mandati nella stessa azienda, perciò se riproposti nel ruolo dovrebbero essere trasferiti.
Il secondo step, articolato in «chiaccherata», test e simulazioni finalizzati ad appurare esperienza, competenze professionali e manageriali, motivazioni all’incarico, risultati ottenuti, idoneità a muoversi in un contesto organizzativo strutturato, sensibilità ai problemi sociali, rispetto dell’etica, flessibilità, capacità organizzative e di comunicazione dei candidati, servirà alla «Praxi» a consegnare al governatore Luca Zaia una relazione completa entro il 21 dicembre. Dalla rosa compilata dai tecnici il presidente sceglierà i nuovi dirigenti. Un toto-nomi condito dalle solite indiscrezioni. Una vedrebbe Mantoan — che aveva presentato la candidatura nel primo elenco di 168 nomi, per poi ritirarla — quotato per una poltrona al ministero della Salute, poichè il capo Dipartimento Filippo Palumbo, anche lui veneto, sarebbe in procinto di pensione. In quel caso la poltrona di segretario della Sanità potrebbe andare a Dario, mentre a Cestrone, se dovesse rimanere fuori gioco per limiti di età, sarebbe affidata una consulenza.
Michela Nicolussi Moro- Corriere del Veneto – 22 novembre 2012