Due nuovi casi di Peste suina Africana negli ultimi giorni a Roma registrati al Parco dell’Insugherata e a Casal del Marmo segnano la ripresa dell’epidemia anche nel Lazio. Ma i casi crescono sia a Nord che a Sud con le ultime positività rilevate nella zona di Reggio Calabria.
Preoccupano le positività confermata in Calabria. Nel territorio della provincia di Reggio Calabria sono state rinvenute alcune carcasse di cinghiale di cui tre risultate positive al virus della Peste Suina Africana (PSA), la prima in data 5 maggio e le restanti due in data 10 maggio. Sono inoltre in corso esami di laboratorio su ulteriori carcasse di cinghiale e su due campioni di milza prelevati in un allevamento da riproduzione dal veterinario ufficiale dell’ ASP competente per territorio.
Il Ministero della Salute ha inviato una circolare in cui ribadisce la necessità di innalzare al massimo l’attività di sorveglianza passiva sul cinghiale su tutto il territorio nazionale e la vigilanza sulle misure di biosicurezza negli allevamenti suinicoli, in particolare di tipo semibrado, invitando le Regioni ad incrementare l’ azione di sensibilizzazione della popolazione, al fine di scongiurare comportamenti che possono rappresentare un rischio di diffusione anche a distanza della malattia sul territorio nazionale.