In Francia è stato registrato il primo caso della malattia del nuovo coronavirus, si dice nella dichiarazione del Ministero della Sanità pubblica francese. Non ci sono particolari dell’ammalato, si sa solo che poco fa è tornato da un viaggio negli Emirati Arabi Uniti. L’infezione, spiega il ministero, è stata segnalato all’Istituto di sorveglianza sanitaria (Invs) dal Centro di riferimento dell’Istituto Pasteur che ha realizzato le analisi virologiche. Ma sono cinque le morti che si sono verificate nei giorni scorsi in Arabia Saudita a causa di ‘NCov’, il virus ‘parente’ della Sars, e uno l’altro ieri in Cina per l’influenza aviaria del tipo H7N9. Come neanche i registi dei film catastrofici hanno neanche immaginato sono due le minacce che tengono in allarme epidemiologi e virologi.
La situazione e’ ancora sotto controllo, spiegano gli esperti, ma le autorità sanitarie di tutto il mondo sono in allerta, pronte a segnalare eventuali peggioramenti.
Sono 13 le persone che nelle ultime ore in Arabia Saudita hanno contratto il coronavirus simile alla Sars. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanita’ sono sette le vittime e intanto il virus si e’ velocemente propagato in Francia e in Gran Bretagna. I dati dell’Oms contano 13 casi certificati in Arabia Saudita, 2 nel Qatar, 2 in Giordania, 2 in Gran Bretagna, uno in Francia ed uno negli Emirati Arabi Uniti. Il contagio saudita e’ ristretto al governatorato di Al-Ahsa nella Provincia dell’est e tutti gli infettati riportavano gia’ precarie condizioni di salute, secondo quanto e’ riportato dai giornali arabi.
L’ospedale di Al-Moosa non ha confermato ne’ smentito la notizia. Il ministro della salute saudita ha annunciato che la situazione e’ sotto controllo e che sono state prese tutte le misure necessarie per isolare le persone venute in contatto con gli infettati. Sono 30 le vittime del cugino della Sars nel mondo, secondo l’Osservatorio dell’Oms, incluse le ultime 18 morti da Settembre, quando si e’ riacutizzato il contagio. Anche questo ceppo del coronavirus potrebbe causare i sintomi del raffreddore e dell’influenza, ma anche una grave sintomatologia respiratoria (Severe Acute Respiratory Syndrome), come quella manifestatasi in Asia nel 2003, uccidendo 775 persone nel mondo
Gli ultimi cinque casi segnalati dalle autorita’ saudite provengono dalla provincia di Al Ihsa, nella parte orientale del regno: ”Il virus simile alla Sars, o nuovo Coronavirus, sta dando casi o gruppetti di casi abbastanza sporadici ormai da mesi – sottolinea Giovanni Rezza dell’Istituto Superiore di Sanita’ – ma per il momento l’epidemia sembra stabile, e la sua capacita’ di trasmettersi da uomo a uomo e’ limitata ai contatti stretti e prolungati. Ancora non si sa da quali animali provenga l’infezione, anche se i principali sospetti sono i pipistrelli”.
Diversa la situazione dell’influenza aviaria, che ha fatto in tutto 31 vittime e 129 casi in Cina, con un piccolo ‘sconfinamento’ a Taiwan, e che viene definita dall’Oms ‘preoccupante’. In questo caso e’ noto che la trasmissione e’ avvenuta da uccelli vivi, prevalentemente polli negli affollati mercati cinesi, mentre non ci sono segni di trasmissione da uomo a uomo. L’ultimo caso segnalato riguarda un uomo di 55 anni nella regione centrale di Hunan: ”Le autorita’ cinesi stanno lavorando molto bene, ma questo virus ha la caratteristica di non dare sintomi nei polli, quindi e’ difficile circoscrivere l’epidemia – spiega l’epidemiologo – e se una persona dovesse recarsi nelle zone colpite farebbe meglio a evitare i mercati con animali vivi, ma a parte questo non ci sono motivi di allarme, anche se ovviamente la situazione e’ monitorata con attenzione”.
Nonostante per ora non ci siano motivi di allarme, la situazione viene tenuta sotto controllo con attenzione anche in italia: ”Abbiamo messo a punto i test diagnostici – spiega l’esperto – e se dovesse presentarsi in ospedale qualcuno con una polmonite che ha viaggiato da poco nei luoghi colpiti da tali virus siamo pronti a identificarlo. L’eventualita’ per il momento e’ abbastanza remota, tanto che l’Oms non ha richiesto test specifici sui viaggiatori o restrizioni agli spostamenti”.
Nei laboratori di tutto il mondo si lavora gia’ per evitare eventuali pandemie. Per quanto riguarda NCov uno studio sul New England Journal of Medicine ha descritto un modello della malattia sulle scimmie realizzato da alcuni istituti americani che servira’ per testare farmaci e vaccini. Proprio sull’immunizzazione si lavora invece per combattere l’influenza.
Diversi gruppi sono gia’ al lavoro sul vaccino, anche grazie alla ‘trasparenza’ delle autorita’ cinesi che hanno messo a disposizione la sequenza genetica del virus sin dai primi casi.
Ansa – 9 maggio 2013