L’allungamento dei tempi di riscossione della buonuscita comprende tutte le cessazioni dal servizio e tutti i trattamenti di fine rapporto comunque erogati dall’Inpdap, inclusi i dipendenti di enti che, pur avendo perso la natura di pubblica amministrazione, hanno invece conservato la disciplina del trattamento di fine servizio. Lo precisa I’Inpdap nella circolare n. 16/2011, emanata con l’assenso del ministero del lavoro, illustrando alcune delle novità del dl n. 138/2011 convertito dalla legge n. 148/2011. In sostanza, la novità è il periodo di attesa più lungo da sei a 24 mesi nei casi di prepensionamento e di cessazioni per altri motivi, nonché l’introduzione di un termine di sei mesi (prima inesistente) per i pensionamenti ordinari. Leggi l’articolo di ItaliaOggi
Dal 13 agosto il pagamento avviene: entro 105 giorni dalla cessazione dal servizio per inabilità o decesso del dipendente; non prima di 180 e non oltre 270 giorni dal collocamento a riposo per limiti d’età o di servizio e per collocamento a riposo d’ufficio per anzianità massima di servizio, maturati dal 13 agosto (se maturati entro il 12 agosto 2011, il termine è di 105 giorni); non prima di 24 mesi e un giorno e non oltre 24 mesi e 90 giorni dalla cessazione dal servizio in ogni altra ipotesi (dimissioni, licenziamento ecc.) verificatasi dal 13 agosto (se verificatasi entro il 12 agosto 2011, il termine è tra 181 e 270 giorni).
Alla luce della Circolare Inpdap la riscossione della buonuscita, già posticipata con la manovra di agosto di 6 mesi per chi raggiunge i limiti di età o di servizio, e di 24 per tutti gli altri, viene nei fatti rinviata di ulteriori 3 mesi. L’Istituto deve, infatti, mettere in pagamento la prestazione entro 3 mesi dalle nuove scadenze dei termini e solo dopo saranno dovuti gli interessi. Va ricordato anche che i dirigenti del Ssn, dopo questa lunga attesa potranno avere subito solo una prima tranche del tfr, fino a 90 mila euro di importo, con un rinvio di un anno per la seconda tranche, tra i 90 mila e i 150 mila euro, e di altri 12 mesi per la restante parte se eccedente i 150 mila euro.
10 novembre 2011 – a cura di SIVeMP Veneto – riproduzione riservata