Il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, ha risposto ieri in commissione Affari sociali della Camera all’interrogazione, di cui è cofirmatario il deputato di Forza Italia Fabrizio Di Stefano, sul corretto conferimento degli incarichi a presidente e direttore generale dell’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, di Manola Di Pasquale e Mauro Mattioli. Il sottosegretario, ricostruisce, nella sua articolata risposta, i passaggi e i chiarimenti chiesti dal Ministero all’Autorità anticorruzione sull’eventuale inconferibilità dell’incarico alla Di Pasquale e all’Avvocatura regionale sulla sua “esperienza”. Ricevuti pareri favorevoli alla nomina, “il ministero non condivide ma prende atto”. Sul direttore generale invece De Filippo riferisce che il Ministero ha presentato due esposti alla Procura per il tramite dei carabinieri dei Nas, uno sulla mancanza di requisiti di Mattioli, l’altro sulla conferma dell’incarico fatta sempre da D’Alfonso a Mattioli nonostante il parere contrario del ministro.
Qui di seguito il testo della risposta del sottosegretario alla Salute Vito De Filippo.
“La questione all’esame è all’attenzione del Ministero della salute. Quanto alla nomina dell’Avv. Di Pasquale a componente del Consiglio di Amministrazione, disposta con delibera della Giunta della regione Abruzzo del 20 ottobre 2015, n.?95, già designata a tale incarico dal Consiglio regionale dell’Abruzzo, preciso che:
– il Ministero della salute, in data 27 ottobre 2015, ha chiesto all’Autorità Nazionale Anticorruzione valutazioni in merito all’eventuale inconferibilità ex articolo 7, comma 1, lett. c), del d.lgs n.?39/2012 dell’incarico di cui trattasi, in quanto l’Avv. In questione risultava, già dal 2014, titolare di carica elettiva presso il Comune di Teramo; comune con popolazione superiore a 15.000 abitanti e, che l’incarico di consigliere di amministrazione presso l’istituto riguardava un Ente soggetto alla vigilanza amministrativa della Giunta regionale. Alla predetta Autorità veniva anche chiesto, di valutare, nel caso di specie, la ricorrenza dei presupposti di nullità degli incarichi conferiti in violazione del medesimo decreto e le eventuali conseguenze sanzionatori e per coloro che avevano provveduto al conferimento degli incarichi. In data 26 gennaio 2016, la predetta Autorità ha trasmesso la delibera del Consiglio n.?17 del 7-8 gennaio 2016 nella quale si evidenzia in estrema sintesi che non pare configurarsi la fattispecie di inconferibilità/incompatibilità per il caso in esame.
Quanto alla sussistenza in capo all’Avv. del requisito ex lege della comprovata esperienza in materia di sanità pubblica veterinaria e sicurezza degli alimenti», il Presidente della regione Abruzzo, in data 3 novembre 2015 trasmetteva, a seguito di espressa richiesta avanzata dal Ministero della salute il curriculum vitae del medesimo unitamente al parere reso in merito, dall’Avvocatura regionale precedentemente coinvolta, secondo il quale, il requisito di cui trattasi si riterrebbe assolto dalla «esperienza professionale maturata ai vertici di un Ente storicamente operante, a supporto dell’agricoltura, nel settore della sicurezza alimentare degli animali (cfr. mangimi o sementi in genere), dei prodotti fitosanitari e della ricerca e dell’innovazione tecnologica per la tracciabilità degli alimenti…» ossia il Consorzio Agrario d’Abruzzo. Il Ministero della salute, pur non condividendo, ha preso atto delle posizioni espresse dall’Avvocatura regionale.
Relativamente alla nomina del prof. Mattioli all’incarico di direttore generale, si rileva che:
– il Presidente della regione Abruzzo, in data 23 dicembre 2015, ha comunicato formalmente al Ministro della salute il nominativo del prof. Mattioli per l’incarico di cui trattasi, al fine di acquisire il parere del Ministro («…Resto in attesa del passaggio, normativamente previsto, di competenza del Ministro della Salute prodromico alla formalizzazione del decreto di nomina in oggetto…»);
– il prof. Mattioli è stato nominato con decreto del Presidente della regione Abruzzo n.?1 del 9 gennaio del 2016, adottato senza aver preventivamente acquisito il parere del Ministro della salute;
– il Ministro della salute ha, infatti, rilasciato solo in data 11 gennaio 2016 un parere non favorevole, motivato dall’impossibilità di riscontrare, sulla base del curriculum vitae dell’interessato messo a disposizione, il requisito prescritto per l’incarico di Direttore generale relativo alla «comprovata l’esperienza nell’ambito della sanità pubblica veterinaria nazionale e internazionale e della sicurezza degli alimenti», nonché dalla presenza di alcune criticità verificatesi nel procedimento di nomina, delle quali è stata fatta opportuna segnalazione, per il tramite del Comando dei Carabinieri per la tutela della salute, alla competente Procura della Repubblica;
– con decreto n.?2 del 12 gennaio 2016, il Presidente della regione Abruzzo ha confermato il conferimento dell’incarico di direttore generale dell’Istituto al prof. Mattioli. Anche questo passaggio è stato fatto oggetto di apposita segnalazione, per il tramite del Comando dei Carabinieri per la tutela della salute, alla competente Procura della Repubblica”.
Il deputato Fabrizio Di Stefano(FI-PdL), replicando, ha ringraziato il rappresentante del Governo per la risposta estremamente esplicita che conferma le perplessità alla base dell’interrogazione. Esprimendo stupore per la posizione assunta in merito dall’Autorità anticorruzione, che sembra non considerare compiutamente la normativa vigente, auspica che la magistratura possa approfondire la vicenda.
Fonte. Camera dei deputati – 29 gennaio 2016