Il Gip Alessandra Testoni ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dal procuratore della Repubblica Dario Curtarello per l’indagine che aveva interessato lo scorso anno il reparto di otorinolaringoiatria dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Rovigo.
Gli accertamenti erano seguiti a un esposto che era stato presentato in Procura all’inizio del 2010. Un’articolata ricostruzione, probabilmente proveniente dall’ambiente delle ditte fornitrici di protesi acustiche, che era tesa a dimostrare un sistema di favori e compensi a due medici del reparto – tra cui lo stesso primario, il padovano Giuliano Menaldo – per prescrivere apparecchi di una determinata azienda piuttosto che di un’altra.
Comportamenti che qualora fossero stati verificati avrebbero prospettato ipotesi di reato come corruzione, abuso d’ufficio e concussione. Le indagini erano state svolte dai carabinieri dei Nas di Padova, affiancati da quelli della Compagnia di Rovigo. Dopo mesi di accertamenti, compresa l’acquisizione di documentazione nella sede dell’Ulss rodigina, sono arrivate le conclusioni di Curtarello che non ha riscontrato nelle condotte dei due medici e di un responsabile di zona trevigiano di una ditta del settore degli apparecchi acustici, alcun profilo di reato né irregolarità. Da qui la richiesta di archiviazione ora accolta dal giudice.
La decisione del Gip Testoni mette la parola fine a una vicenda che aveva avuto un certo clamore in Polesine, nel Padovano e nel Trevigiano, dove risiedono i sanitari e l’agente di commercio accusati nell’esposto. Sulla fondatezza di quelle accuse il consigliere di Rifondazione comunista Pietrangelo Pettenò aveva anche presentato un’interrogazione a risposta immediata alla giunta regionale.
Il Gazzettino di Rovigo
20 febbraio 2011