Test negativi, nessuna contaminazione da antrace per le due impiegate dell’Anmvi e i due agenti che le hanno accompagnate all’ospedale. Il Sacco di Milano ha comunicato l’esito degli esami: non c’era antrace nella busta recapitata a palazzo Trecchi, ma una sostanza innocua. La busta verrà comunque sottoposta ad ulteriori analisi a Foggia per capire che tipo di sostanza fosse in essa contenuta.
LA VICENDA – Polvere sospetta in una busta recapitata nel primo pomeriggio di martedì alla sede di Cremona dell’ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani) di via Trecchi: due impiegate sono entrate in contatto con il plico. E l’emergenza antrace è scattata immediata. In contemporanea è partito l’intervento degli uomini della Digos, dei vigili del fuoco e del personale dell’Asl, che ha sequestrato la busta sospetta: le analisi chimico-fisiche verranno condotte presso un centro specializzato a Foggia. Le due addette sono state prontamente ricoverate in ospedale, insieme ai due agenti che le hanno accompagnate: per tutti e quattro si sono resi necessari una doccia decontaminante e una terapia antibiotica. I ricoverati sono stati anche sottoposti a tampone nasale, test utile ad individuare l’eventuale presenza di bacillus antracis.
L’allarme non può che essere associato alla vicenda di lunedì, quando due buste anonime (una contenente polvere bianca e un’altra con all’interno tre proiettili) erano state intercettate a Milano dagli addetti alle Poste: uno dei due plichi era indirizzato alla SIVAL di Cremona (Società Italiana Veterinari per Animali da Laboratorio), con sede proprio a palazzo Trecchi. I due avvenimenti sembrano collegati da un inquietante filo rosso. La pista animalista pare essere qualla più probabile.
La Provincia di Cremona – 20 maggio 2012