C’è anche un bonus malus per le polizze professionali dei medici nel “decretone” a cui sta lavorando il ministro della Salute, Renato Balduzzi. In pratica il premio da pagare aumenterà o diminuirà in base ai “sinistri” commessi dai dottori.
La novità è una delle misure allo studio di un provvedimento omnibus per la Sanità che interviene su diversi fronti: dai farmaci, con una nuova spinta ai monodose e alle terapie innovative, alla libera professione dei medici dove si punta a scrivere regole più certe sull’intramoenia, dalle assicurazioni sanitarie, da sempre spina del fianco dei medici, al fascicolo sanitario elettronico. Con una incursione anche sul fronte salute dove è allo studio un giro di vite sulla vendita delle sigarette ai minori con la previsione di multe salate per gli esercenti fino a mille euro, che diventano 2mila in caso di recidiva. Balduzzi ha consegnato, giovedì scorso, la bozza del decreto di 20 articoli (si veda anche il Sole 24 Ore del 1° agosto) agli assessori alla Sanità, con l’invito a produrre nei prossimi giorni i loro rilievi. Ma il ministro ha fatto anche un mini-sondaggio con i capigruppo della maggioranza per verificarne gli umori. L’obiettivo è presentare il decreto nel primo Consiglio dei ministri utile dopo la pausa estiva: magari già il 27 agosto per sbarcare in Parlamento il 2 settembre, alla ripresa dei lavori. Diverse le novità per i medici, a cominciare dalla libera professione. Dopo che il Parlamento ha approvato, giovedì scorso, l’ennesima proroga della cosiddetta «intramoenia allargata» che consente ai medici di esercitare la libera professione in studio, o comunque al di fuori delle strutture pubbliche fino a fine anno, il “decretone” prova a mettere ordine. Prevedendo la possibilità per le Regioni, dopo una ricognizione delle disponibilità, di autorizzare le Asl ad acquisire spazi esterni per l’esercizio della libera professione dei medici. O in «via residuale» consentendo l’intramoenia negli studi «collegati in rete». Novità anche per i medici di famiglia dove si spinge per una riorganizzazione delle cure primarie prevedendo l’obbligo di aderire ad aggregazioni territoriali, a unità o reti di studi medici in modo da garantire i servizi a lungo orario. E poi, per contrastare il boom di denunce a carico dei medici, oltre all’introduzione del bonus malus per le polizze si sta studiando una sorta di “clausola di salvaguardia” che tuteli il medico in caso svolga l’attività adeguandosi a protocolli, linee guida e buone pratiche. In questi casi risponderebbe dei danni solo per dolo e colpa grave. Prevista anche l’introduzione di un fondo di solidarietà per le categorie più esposte ai maxi-risarcimenti. Sul capitolo farmaci il decretone incentiva, infine, le Regioni a ricorrere a nuovi sistemi di confezionamento personalizzati e monodose delle terapie, con l’obiettivo di evitare gli sprechi. Obbligandole anche ad assicurare ai pazienti l’«immediata disponibilità» dei farmaci innovativi.
Il Sole 24 Ore – 6 agosto 2012