Professionisti a rischio evasione. Saranno gli studi professionali e i consulenti a ricevere un occhio di riguardo dalla Guardia di finanza nel 2013.
Nella circolare di indirizzo per l’attività ispettiva del corpo guidato dal comandante generale Saverio Capolupo, i cui contenuti ItaliaOggi è in grado di anticipare, si precisa che, così come avvenuto per il 2012, «sarà attribuito un sub obiettivo di verifiche nei confronti dei professionisti, tenuto conto», scrivono dal comando generale, «che le analisi svolte hanno posto in evidenza che tali interventi garantiscono una maggiore efficacia in termini di imposte accertate e versate».
Ma l’attenzione delle Fiamme gialle sarà poi puntata al contrasto del gioco illegale minorile e a una campagna mirata di controllo della spesa pubblica: non solo false attestazioni per ricevere prestazioni sociali agevolate ma anche illecita percezione dei fondi Ue e dei fondi pubblici all’editoria e una collaborazione con il commissario straordinario per la razionalizzazione della spesa pubblica per monitorare gli interventi di spending review delle pubbliche amministrazioni.
Per quanto riguarda gli interventi negli studi professionali, ai fini delle imposte dirette e dell’Iva, gli uomini di Capolupo dovranno accertare, e individuare, fenomeni evasivi posti in essere, non solo dagli stessi consulenti, ma anche da contribuenti che si sono avvalsi delle loro prestazioni professionali per trasferire all’estero somme provento di evasione o per realizzare complesse forme di frode o elusione fiscale.
Non dormiranno sonni tranquilli neanche gli operatori del settore sanitario, soprattutto sul fronte dell’indebita percezione dei rimborsi o sulla fraudolenta contrazione del debito d’imposta: per il 2013, infatti, parte delle verifiche della Gdf si concentreranno su cliniche e case di cura operanti nei settori della sanità e dell’assistenza sociale spesso in regime di convenzione con il servizio sanitario nazionale.
I controlli, non più strutturati per obiettivi o target numerici ma piuttosto sotto un profilo qualitativo, non perderanno di vista i soggetti suddivisi per volume d’affari. Nel caso di un volume d’affari oltre 100 mln di euro la Guardia di finanza metterà a punto verifiche nei confronti di contribuenti a più elevato rischio di evasione. Da questi controlli, forte dei risultati dello scorso biennio, la Gdf conta di ricavare risultati di gran lunga più remunerativi in termini di rendimento medio.
Nei confronti dei contribuenti con il volume d’affari compreso tra 5.164.569 a 100.000.000 la Guardia di finanza realizzerà il coordinamento sul territorio con l’Agenzia delle entrate. Per il 2013 gli interventi in questo settore subiranno un incremento. Infine il settore dei contribuenti compresi fino a 5.164.568, nella circolare si segnala che «nonostante la diminuzione del numero delle verifiche eseguite, la media dei risultati conseguiti è superiore a quella degli interventi conclusi nel biennio 2010-2011», come dire pochi ma buoni.
Forte delle innovazioni legislative degli ultimi mesi, la Guardia di finanza nel campo del gioco illegale, punta a monitorare, in particolare, il gioco minorile. A questo proposito saranno preventivati circa 10 mila interventi nei confronti di esercizi presso i quali sono installati gli apparecchi, newslot o dove vengono svolte attività di scommessa su eventi sportivi.
Novità per quanto riguarda la metodologia delle verifiche della tutela della spesa pubblica. Sotto la lente degli 007 delle Fiamme gialle non finirà più soltanto l’esclusivo parametro della frode accertata, bensì si terrà conto anche e principalmente della quantità di finanziamento controllata. Il tutto si traduce in almeno 7 piani di intervento.
Dalla politica agricola comune, dove si verificherà a livello centrale la gestione delle domande per l’accesso ad alcune tipologie di finanziamento, ai finanziamenti dell’editoria, una novità visto che nella circolare si legge, «è in fase di approntamento, sulla base di specifici criteri di selezione, un programma di controlli finalizzato ad accertare indebite percezioni di contributi». Si passerà poi ai fondi strutturali europei, demandando ai reparti territoriali il coordinamento con gli organismi di rilevanza regionale che li gestiscono.
La Guardia di finanza affiancherà poi il commissario straordinario per la razionalizzazione della spesa pubblica. Nel documento si legge che «è in corso una serie di approfondimenti sui dati relativi agli acquisti di beni o servizi, effettuati da talune pubbliche amministrazioni, senza ricorrere alle procedure Consip, con riferimento ai quali sono emersi indici di anomalia». Inoltre su incarico del commissario la Gdf interverrà per acquisire utili elementi di valutazione in ordine alla tipologia di servizi di cui necessitano le pubbliche amministrazioni e ai relativi prezzi, nell’ottica di individuare misure idonee a razionalizzarne la spesa.
Nel capitolo che può essere assimilato al redditometro, occhi e controlli puntati sugli aerotaxi e aeromobili privati per il rispetto della tassa sul lusso introdotta nel 2011 mentre continueranno come di rito le verifiche per rilevare il possesso di beni espressivi di elevato tenore di vita come imbarcazioni da diporto o natanti a uso privato o noleggio o leasing. Infine sul capitolo dei reparti aeronavali del corpo la Gdf intensificherà i controlli per le navi che transitano nelle acque dei laghi Maggiore e di Lugano quando vi siano indizi di contrabbando.
ItaliaOggi – 4 gennaio 2013