Marco Bonet. È proseguita per tutta la giornata di ieri, in consiglio regionale, la maratona che dopo l’approvazione del Defr dovrebbe chiudersi entro fine mese col via libera al bilancio. La discussione sul Collegato, provvedimento omnibus in cui confluiscono le proposte più svariate (250 gli emendamenti), sarà chiuso oggi, dopo che ieri sono state approvate gran parte delle norme, dalla stabilizzazione dei forestali (21 milioni) alla risistemazione delle arterie di Veneto Strade (15 milioni).
Su tutti, però, spicca l’articolo che dà vita alla (attesissima dai protagonisti del settore) Film commission del Veneto. Avrà la forma giuridica della «fondazione di partecipazione», come suggerito dall’università Ca’ Foscari, ed avrà il compito di «fornire supporto e assistenza alle produzioni cinematografiche e audiovisive nazionali e internazionali» che vogliono ambientare le loro storie nella nostra Regione. Un volano economico importante, fa notare l’assessore alla Cultura Cristiano Corazzari, «capace di muovere sul territorio, tra indotto e maestranze, 8 euro per ogni euro investito» ma anche uno straordinario strumento di marketing territoriale se si pensa a come film e serie tv sono riuscite in questi anni a convincere milioni di fan a visitare in prima persona i luoghi in cui si muovono i loro beniamini (l’ultimo, clamoroso caso, il «Trono di Spade», girato tra l’Islanda, la Spagna e Dubrovnik ma si pensi alla Sicilia di Montalbano ed anche in Puglia, Piemonte e Toscana le Film commission funzionano bene). E difatti tra i primi a plaudere al voto del consiglio c’è il presidente di Confturismo Marco Michielli: «Questa è la più bella notizia dell’anno per noi. Offrendo scenari a produzioni cinematografiche o televisive, con un investimento minimo si possano raggiungere livelli di notorietà straordinari e altrettanto straordinari ritorni economici».
Nella miriade di piccoli e grandi interventi (ci sono anche 50 mila euro per la candidatura di Vicenza ai Mondiali di ciclismo del 2020), alcuni hanno trovato ampia condivisione, come il fondo da 400 mila euro che anche su pressione di Forza Italia e Pd la giunta ha deciso di dedicare alle vittime del caso «valvole killer» («Abbiamo agito di concerto con l’ufficio legislativo e l’avvocatura – spiega l’assessore al Sociale Manuela Lanzarin – perché è una vicenda complessa. Vogliamo dare risposta a tutte le 32 famiglie coinvolte»), altri invece hanno diviso maggioranza e opposizione e altri ancora la stessa maggioranza. È il caso, ad esempio, dei 250 mila euro stanziati per sito web, software e service della Pedemontana, che hanno fatto insorgere le opposizioni: «Ma come, dopo 300 milioni dobbiamo sborsare pure 250 mila euro per il sito?» ha domandato Piero Ruzzante di Liberi e Uguali. «I soldi non sono ovviamente dedicati solo al sito – ha risposto l’assessore ai Trasporti Elisa De Berti – ma al più generale piano di monitoraggio e controllo chiesto dalla Corte dei conti». I consiglieri di maggioranza hanno invece finito per bisticciare tra loro sull’emendamento di giunta che stanzia 20 mila euro per la costituzione di un Associazione temporanea di imprese funzionale al riconoscimento delle Colline del Prosecco come patrimonio Unesco: «Avevamo chiesto 14 mila euro per la promozione delle tipicità di tutto il Veneto – è sbottato lo zaiano Fabiano Barbisan – e c’è stato detto che non c’erano soldi. Se qui si inaugura lo sbrega e magna , va bene, avanti così…».
A margine si è tenuto un incontro con i sindacati sui dipendenti delle Province, mille persone ancora nel limbo in attesa che sia completato il riordino delle competenze. Un tavolo verrà convocato a metà gennaio, con focus particolare sui lavoratori dei centri per l’impiego e gli agenti di polizia provinciale.
Il Corriere del Veneto – 20 dicembre 2017