L’operazione è avvenuta dopo settinane di monitoraggio sulle attività commerciali di circa 1.000 servizi specializzati nell’alimentazione “etnica”.
Irregolare circa il 40% degli esercizi monitorati, con 700 violazioni rilevate di cui 80 a carattere penale. Effettuate sanzioni amministrative per 650.000 euro.
I Carabinieri del Nas, nelle ultime settimane, hanno effettuato un vasto servizio di monitoraggio delle attività commerciali specializzate nell’alimentazione “etnica”, che ha portato ad un sequestro di alimenti irregolari sottratti alla distribuzione commerciale di circa 15 tonnellate, per un valore che supera i 250.000 euro.
In circa il 40% dei 1000 negozi, esercizi di ristorazione e gastronomie ispezionati, sono state riscontrate irregolarità igienico-sanitarie. Per 50 strutture la precarietà delle condizioni ha fatto scattare la richiesta di sospensione dell’attività mentre per 12 le Autorità Sanitarie hanno disposto l’immediata chiusura.
Rilevate inoltre 700 violazioni di cui 80 di carattere penale, ed elevate sanzioni amministrative per 650.000 euro. Le persone segnalate alle competenti Autorità Giudiziarie, Amministrative e Sanitarie, sono state in totale 445.
Particolare rilevanza hanno assunto le attività svolte:
a Catania, con il sequestro di 1300 confezioni di alimenti vari e 650 kg di riso, di provenienza estera e privi di indicazioni di etichettatura in lingua italiana;
a Roma, dove al termine di ispezioni effettuate è stato chiuso un supermercato etnico a causa delle pessime condizioni igieniche in cui versava, ed in 2 esercizi commerciali sono state sottratte alla distribuzione circa 7 tonnellate di alimenti carnei ed ittici tenuti in cattivo stato di conservazione ed invasi da feci;
in provincia di Cuneo, in 2 depositi di vendita di alimenti etnici sono stati sequestrati circa 2 tonnellate di prodotti alimentari;
in provincia di Ancona, con il sequestro di quasi 1000 confezioni di alimenti vari scaduti e privi di etichettatura in lingua italiana.
Quotidianosanita.it – 11 marzo 2011